VINCE IL NAPOLI, MILANESI IN PANNE, ROMA TERZA

Le temute sorprese nell’uovo di Pasqua ci sono state, eccome. Le squadre in trasferta hanno vendemmiato, solo Verona e Lazio hanno vinto in casa. In vista delle Coppe, il Napoli ha ripreso a correre a Lecce, senza Osimhen, anche grazie a un autogol di Gallo. Fra le inseguitrici, le romane vittoriose; le milanesi si sono arenate davanti a Salernitana e Empoli, avversari combattivi ma alla loro portata. La sfida incrociata fra Roma e Torino aveva in Lazio-Juventus la partita di spicco. I bianconeri senza Allegri (influenzato) in panchina. Botta e risposta Milinkovic-Rabiot in 4′ nel primo tempo. Nella ripresa Zaccagni ha chiuso i conti dopo un colpo di tacco di Luis Alberto. La squadra di Sarri ha rafforzato il proprio secondo posto, mentre la Juve ha rallentato la propria marcia. Un rigore di Dybala ha dato un grosso vantaggio alla Roma sul Torino che non è riuscito a rimontare. I giallorossi ora sono terzi da soli, per i granata i sogni europei si sono allontanati. Tornando alle milanesi, mentre il pareggio interno del Milan, dopo la goleada del Maradona, è sembrata un incidente di percorso, quello dell’Inter ha accentuato il grave momento nerazzurro. Si chiede la testa di Inzaghi che nell’ultimo mese ha ottenuto solo un pareggio e la sua Inter ha segnato solo un gol. A Salerno l’Inter si è fatta raggiungere sul traguardo da un gol dell’ex Candreva. Sono i soliti panorami che si vedono dalle finestre di chi aveva pronosticato scudetti e coppe come se piovesse. Il Napoli si è rimesso in carreggiata, avvicinandosi allo scudetto, mentre altri hanno confermato le loro andature ondivaghe: grandi entusiasmi e grandi delusioni. La verità sta, come al solito, nel mezzo, ma a noi piacciono le iperboli e le tragedie: sismo fatti così. Ogni tanto le Coppe ci danno ragione e saliamo sull’Olimpo con un calcio pieno di problemi (scandali, casse vuote, processi) che si comporta come se fosse un’oasi di benessere.
Un passo avanti molto importante verso l’Europa lo ha fatto il Bologna, vittorioso sul campo di un’Atalanta alla nona sconfitta (la quinta in casa). Hanno deciso Sansone e Orsolini. Fra le aspiranti all’Europa c’erano la Fiorentina e l’Udinese. I viola (apparsi stanchi dopo la Coppa Italia) hanno mancato la decima vittoria consecutiva, inanellando tuttavia la dodicesima partita utile, mentre lo Spezia è rimasto imbattuto per la quinta volta. La squadra di Italiano ha colpito due legni, ma Shomurodov ha fallito nel finale un’occasione d’oro. L’Udinese ha afferrato per i capelli, su rigore di Beto, il pareggio in una partita che il Monza stava vincendo. Un tempo ciascuno, ma le Coppe si sono allontanate per i friulani. In coda, a parte lo Spezia (+4 sulla zona retrocessione), il Verona ha vinto nel recupero in rimonta con gol di Gaich su errore di Consigli battendo un Sassuolo sprecone: hanno deciso i cambi nella ripresa. La posizione gialloblu è migliorata, nel giorno del 120esimo “compleanno”. La Cremonese negli ultimi minuti ha ribaltato il risultato della partita di Marassi contro la Sampdoria, rimasta ultima. I grigiorossi sono però lontani dalla salvezza: -10 dallo Spezia. Ora la Champions. E speriamo bene per i nostri.

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