PALERMO (ITALPRESS) – Un importante passo avanti per le infrastrutture della Sicilia, mettendone in risalto un’eccellenza industriale e lasciando intravedere un futuro sempre più luminoso: allo stabilimento Fincantieri di Palermo è stato varato il nuovo traghetto Ro-PAX “Costanza I di Sicilia”, costruito per la Regione Siciliana. Dall’estate 2026 implementerà i collegamenti tra la regione e le tre isole che si affacciano sul Mediterraneo: Lampedusa, Linosa e Pantelleria.
Il traghetto, intitolato a Costanza I di Sicilia e costruito proprio nella sede palermitana di Fincantieri, è stato inaugurato alla presenza del presidente della Regione Renato Schifani, dell’assessore regionale alle Infrastrutture Alessandro Aricò, dell’amministratore delegato e direttore generale di Fincantieri Pierroberto Folgiero: all’appuntamento hanno partecipato anche l’arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice, che ha dato la propria benedizione all’imbarcazione, e il sindaco Roberto Lagalla.
La tradizionale luce verde del semaforo ha dato il via libera ai primi movimenti in mare del Costanza I di Sicilia, lungo 140 metri, dal peso di 14.500 tonnellate, veloce fino a un massimo di 19 nodi e capace di contenere mille persone, 195 automobili e 40 camion. La gara per la costruzione del traghetto era stata aggiudicata nel marzo 2023 da Fincantieri, per un importo a base d’asta di 120 milioni di euro circa: a ottobre dello stesso anno era avvenuta la stipula del protocollo tra l’azienda e la Regione, mentre i lavori di realizzazione hanno preso il via a novembre 2024.
Oggi un nuovo punto di partenza, con la valorizzazione dei collegamenti con le isole minori come stella polare ma anche con un’attenzione importante alla sostenibilità: il traghetto è infatti dotato di un motore alimentato a diesel e gas naturale liquefatto (il cosiddetto dual fuel), il combustibile marino più pulito attualmente disponibile su larga scala; dispone inoltre di un impianto fotovoltaico, che grazie all’accumulo di energia in un gruppo di batterie garantirà la permanenza in porto a emissioni zero per circa quattro ore.
“Questo è un momento di gioia, per la consapevolezza di una crescita della nostra regione sotto il profilo della qualità della vita – sottolinea Schifani -. Non si festeggia solo l’attività industriale, ma il raggiungimento di una possibilità di trasporto più accettabile, umano e sereno per cittadini e turisti. La Sicilia è una terra di eccellenza e attrattività: questi cantieri sono il nostro orgoglio, ringrazio Fincantieri per guardare sempre di più a Palermo. La nostra qualità specialistica è storicamente acclarata e non ha secondi in altre parti d’Italia: il nostro sogno è trasformare la Sicilia in una terra di eccellenza e attrattività non solo turistica ma anche industriale. Ci stiamo provando”.
Aricò si sofferma sull’importanza di celebrare “la prima nave Made in Sicily: la cantieristica in Sicilia riapre con la costruzione di un traghetto che aspettavamo da oltre trent’anni. È una nave di nuovissima generazione, che avrà la possibilità di stazionare nei porti siciliani per oltre 4 ore senza emettere anidride carbonica: sarà un bel biglietto da visita non solo per i siciliani, ma per i tanti turisti che verranno a passare qui le loro vacanze. Inizieremo con il collegamento tra Porto Empedocle e Lampedusa, con la nave che verrà messa a disposizione del servizio pubblico a partire dalla prossima estate. Questa è la prima nave, a breve con il presidente Schifani e il governo nazionale stabiliremo come attingere a ulteriori risorse per costruirne una seconda”.
Folgiero evidenzia invece il ruolo strategico del cantiere di Palermo, che “è caratterizzato da una produzione davvero abbondante ma anche da una capacità di innovare. La cantieristica navale, civile e militare è in una fase di crescita: dobbiamo utilizzare questo momento in cui il mercato spinge per rafforzare i cantieri ed estrarne il valore ovunque, soprattutto a Palermo dove la riserva di valore è importante. Abbiamo un sistema di cantieri che possiamo utilizzare per comporre in maniera ottimale la capacità produttiva: la sede di Palermo ha una grandissima forza nelle riparazioni, nelle trasformazioni e nelle costruzioni. Oggi mettiamo l’accento su questa terza gamba, che nel nuovo piano industriale sarà valorizzata sempre di più, accompagnata dagli investimenti necessari e dall’idea di far emergere il valore di questo cantiere, che negli ultimi dieci anni non ha mai costruito navi intere e oggi dopo tanto tempo ricomincia a costruirle”.
– Foto xd8/Italpress –
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