BERGOGLIO FILOSOFO NEL VOLUME DI MASSIMO BORGHESI

Papa Francesco, la sua formazione, i suoi studi. Tutto racchiuso nel volume “Jorge Mario Bergoglio. Una biografia intellettuale” di Massimo Borghesi, presentato nell’aula magna dell’Università degli Studi di Bari ‘Aldo Moro’. L’evento è il primo del ciclo “Cenacoli del libro che l’Uniba offre ai suoi studenti come letture guidate. 

“Abbiamo accolto questo evento con grande gioia – ha detto il rettore Antonio Felice Uricchio – perché spesso Bergoglio viene raccontato attraverso biografie ma raramente ne viene approfondito il background culturale, la profondità del pensiero che è alimentata anche dalla cultura dalla lettura e dall’impegno anche scientifico di papa Bergoglio. La capacità di dialogare con gli ultimi forse fa perdere di vista lo spessore, ma Papa Bergoglio sa parlare a tutti proprio perché sorretto da una cultura solida e profonda”.

Con l’autore Massimo Borghesi, docente di Filosofia morale all’Università di Perugia, sono intervenuti monsignor Filippo Santoro, arcivescovo di Taranto e presidente della Commissione Episcopale per il lavoro e i problemi sociali e Domenico Dammacco, docente di Diritto Canonico dell’Università di Bari. “Il profilo che ne viene fuori – ha detto Dammacco in apertura riferendosi a Mario Bergoglio – è quello di un grande umanista. Bergoglio è un papa umanista, per il quale la missione è un racconto”.

Un libro, quello di Borghesi, che prova a comprendere Papa Francesco che parla a tutti ma che rivela anche l’importanza della sua formazione “E’ importante – ha spiegato l’autore – anche come risposta a coloro che dicevano che il Papa non era assolutamente adeguato culturalmente e intellettualmente per essere nel seggio di Pietro ed è importante soprattutto per capire le linee e le prospettive dell’attuale pontificato. In realtà Bergoglio ha dietro di sè una formazione teologica e filosofica di altissimo livello, nutrita di maestri argentini e di maestri gesuiti europei, francesi in particolare come Fessard, de Lubac, von Balthasar e Romano Guardini, cioè il meglio del pensiero cattolico del ‘900. E’ il pensiero del Concilio Vaticano II e da lì lui trae – ha aggiunto Borghesi – una visione molto originale della vita, polarità come la chiama lui che presiede alla concezione del Pontificato come si vede dall’evangelii gaudium”.

Alla domanda poi se un Papa per diffondere la sua parola e la sua missione debba necessariamente avere una formazione alta è stato monsignor Filippo Santoro, noto anche per il suo impegno nel sociale, a rispondere. “Deve essere – ha detto – innanzitutto un pastore, capace di  valorizzare tutte le realtà presenti nella società e nella Chiesa. Io faccio riferimento, in particolare, essendo io stato 27 anni in Brasile, alla sua formazione latino-americana. Papa Francesco introduce nella Chiesa universale una visione non più eurocentrica, come se l’Europa fosse il centro di tutto anche dal punto di vista culturale”.

“Questa indagine che Massimo Borghesi ha fatto – ha aggiunto monsignor Filippo Santoro – mette in evidenza che lui (Bergoglio) conosce l’Europa, conosce il meglio della formazione europea, tutte le dinamiche che si sono sviluppate tra Hegel, Marx Comte e Blondel, però lo spirito latino-americano, legato proprio a qualcosa che è avvenuto con la scoperta dell’America, è come se ha aperto un nuovo orizzonte in cui cominciano a contare le periferie. Lui deve molto anche ad Amelia Podetti che gli dà la visione del valore delle periferie e certe cose si vedono meglio dalla periferia che non dal centro. Questa esperienza latino-americana è una esperienza di estensione del mondo di  non chiusura, con l’esperienza di fede che ha vissuto di di teologia del popolo. Papa Bergoglio – ha concluso monsignor Santoro – ha la capacità di allargare l’orizzonte della vecchia Europa, integrarlo e soprattutto con la visione del popolo come soggetto”.

 

 

 

 

Vuoi pubblicare i contenuti di Italpress.com sul tuo sito web o vuoi promuovere la tua attività sul nostro sito e su quelli delle testate nostre partner? Contattaci all'indirizzo [email protected]