UN PIANO INTEGRATO PER LA QUALITÀ DELL’ARIA

Il protocollo che dà il via al “Piano d’azione per il miglioramento della qualità dell’aria”, siglato  dalla Presidenza del Consiglio e dai ministri dell’Ambiente, dell’Economia, dello Sviluppo economico, delle Infrastrutture e dei Trasporti, delle Politiche agricole e della Salute, prevede una dotazione di 400 milioni. Il viceministro all’Economia, Laura Castelli, ha spiegato che le risorse saranno attinte da varie fonti di finanziamento già in corso, sottolineando che “è necessario un patto sociale” ma “le risorse sono nella normale programmazione, certo ci vuole la volontà di scegliere di metterle a copertura di queste azioni”. 

Nel dettaglio il protocollo prevede di intervenire su cinque settori, uno dei quali è trasversale e riguarda i “sussidi ambientalmente dannosi” ovvero quelli che in cambio di un aumento della produzione “provocano un crescente consumo di risorse naturali e una maggiore produzione di rifiuti e inquinamento. I combustibili fossi rientrano in questa categoria” sottolinea il documento. 

L’elenco dei sussidi entro fine anno sara’ rivisto seguendo questa logica, al momento hanno aderito solo Lazio e Umbria. In agricoltura la crociata e’ contro l’ammoniaca, con un focus sulle emissioni dalle stalle cresciute del 34%. 

Il terzo ambito si riferisce, invece, alla mobilità e prevede la limitazione della velocità in autostrada vicino e dentro ai centri urbani entro tre mesi, un utilizzo piu’ ampio dei varchi della Ztl, una nuova classificazione dei veicoli elettrici, un decreto per incentivare l’utilizzo di Segway e monopattini in citta’, un intervento sul bonus/malus che penalizzi chi in quina di piu’. Sul fronte riscaldamento, che causa il 60% delle polveri sottili, sono previste detrazioni per le stufe a biomassa piu’ efficienti, specie nelle citta’. Infine sono previsti programmi per la chiusura o la trasformazione degli impianti termoelettrici alimentati a carbone.

 

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