Ue, la ricetta di Draghi per uscire dalle illusioni

Aktuell, 28.06.2022, Schloss Elmau, Mario Draghi der Ministerpraesident von Italien im Portrait bei seiner Pressekonferenz nach dem G7-Gipfel in Elmau (Kruen - 2022-06-28, FlashPic / ipa-agency.net) p.s. la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

di Raffaele Bonanni

ROMA (ITALPRESS) – Mario Draghi ritorna a indicare soluzioni avanzate con la sua consueta capacità leggere il mondo com’è e come dovrà essere in futuro. Lo fa in Belgio delineando la filosofia di fondo del report sulla competitività che gli è stato richiesto dalla presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen. Ha illustrato senza veli i punti di debolezza dell’Europa e le possibilità di ottenere soluzioni, in una visione di insieme finora raramente affrontata con coraggio e franchezza. In questa occasione si è potuta constatare la sua autorevolezza e chiara conoscenza dei presupposti economici e di potere mondiali. Ha sciorinato quesiti a cui dare seguito, e immediate soluzioni per correggere il più possibile i nodi aggrovigliati nel tempo che deprimono l’Europa. Una visione di insieme che collega la coesione sociale alla capacità di governare realtà complesse. La sua indicazione ha riguardato l’assoluta priorità di regolare ogni fattore economico in chiave unitaria europea, per affrontare le dinamiche e sfide che provengono da nuovi ed antichi grandi paesi protagonisti nella attuale economia mondiale.
Le priorità sottolineate hanno riguardato l’autonomia energetica pulita e rinnovabile nella sicurezza e per ridurre i costi per la competitività, quella delle componenti per le nuove tecnologie in una economia di scala, come quella della ricerca, degli investimenti a sostegno delle politiche industriali su larga scala, quella della finanza continentale. Queste politiche sono necessarie per difenderci dalle strategie industriali cinesi che tendono a fagocitare gli interessi europei, e anche dal protezionismo statunitense. Insomma, l’Europa deve cambiare radicalmente per saper dominare i grandi cambiamenti in atto. Dovrà imporsi grandi discontinuità rispetto al passato se vuole davvero assolvere al compito di proteggere i suoi interessi e la sua indipendenza futura. Draghi ha insistito sulla necessità di affrontare le attuali turbolenze in vari scacchieri geopolitici assai prossimi all’Europa, con il consolidamento della UE nella sua naturale vocazione di Istituzione continentale federale, con una propria diplomazia, un unico esercito per la difesa, un proprio bilancio.
E infatti la cultura sociale europea, unica nel mondo, con la considerazione della persona come centro nella comunità con le proprie libertà civili individuali e collettive, vanno salvaguardate in un mondo con Stati autocratici sempre più aggressivi. Ormai sfidano le democrazie promuovendo destabilizzazioni nei paesi liberi, guerre ibride e guerreggiate. Dunque non si può che sperare in una veloce e concreta evoluzione di questo pensiero per realizzare un’Europa forte. E’ questo il modo vero di costruire la pace. Non si costruisce la convivenza tra i popoli non considerando la forte diversità esistente tra paesi liberi e paesi sottomessi ad autocrati. Quelli liberi hanno una pubblica opinione che oltre al voto influenza giornalmente il potere politico ed economico. Si esprimono liberi dallo Stato nel regime di concorrenza. In quegli altri paesi lo Stato è controllato interamente dall’autocrate. Lo Stato domina l’economia e l’apparato militare, ed ogni atto che compie insegue la logica del dominio interno ed esterno. Dunque la convivenza e la pace vanno costruite considerando tali aspetti, se non si vuole involontariamente incitare a tentazioni di infiltraggio nei nostri gangli vitali economici, provocati anche dalle nostre debolezze e ingenuità. Per queste ragioni le tesi di Draghi sono preziose e utili per svegliarci dalle illusioni e saper abitare nel mondo odierno, che ha bisogno di una istituzione continentale all’altezza della nostra civiltà, che possa offrire ai popoli europei un futuro di libertà e prosperità.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

Vuoi pubblicare i contenuti di Italpress.com sul tuo sito web o vuoi promuovere la tua attività sul nostro sito e su quelli delle testate nostre partner? Contattaci all'indirizzo [email protected]