ROMA (ITALPRESS) – “Non è all’ordine del giorno l’ipotesi di inviare militari italiani in Ucraina: abbiamo dato disponibilità a partecipare ad azioni di sminamento sia marittimo che terrestre dopo la fine della guerra, grazie alla grande esperienza che abbiamo in questo settore”. Lo sottolinea il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani a Zona bianca su Retequattro. “Si può valutare qualcosa per la copertura dello spazio aereo, così come facciamo adesso con la nostra aeronautica ai confini con l’Ucraina – prosegue Tajani -. Il nostro obiettivo è avere a Kiev un modello di sicurezza garantito dai paesi amici in caso di attacco, sul modello dell’articolo 5 della Nato: dalla sicurezza dell’Ucraina dipende quella dell’Europa. Lavoriamo per la pace, ma non è facile: c’era tanto entusiasmo dopo l’incontro in Alaska tra Putin e Trump e dopo quello tra Zelensky, Trump e i leader europei, ma i tempi sono lunghi. Trump fa bene a spingere per un accordo e un incontro tra Zelensky e Putin il prima possibile, ma non è facile perchè Putin vuole continuare la sua guerra per tanti motivi: tutta l’industria russa è concentrata sugli sforzi bellici, quindi per loro è difficile fare marcia indietro in tempi rapidi”.
“L’Europa deve continuare a fare pressione su Putin, anche attraverso sanzioni, affinchè decida di sedersi a un tavolo con Zelensky così come chiede Trump: le sanzioni soprattutto finanziarie servono a impedire che Putin possa foraggiare il proprio esercito, su questo l’Europa si è dimostrata unita”, conclude Tajani.
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