Transizione energetica, Delli Noci “Puglia protagonista di questa sfida”

BARI (ITALPRESS) – Sul lungo periodo, l’unica vera arma a disposizione di chi governa il Paese e i suoi territori per combattere la crisi energetica è accelerare sul percorso della transizione ecologica. Ne è consapevole anche la Regione Puglia, che attraverso l’azione della giunta e, in particolare, dell’assessore allo Sviluppo economico Alessandro Delli Noci non manca di incentivare questo processo e di garantire vantaggi concreti ai territori. Proprio con questo obiettivo è nato il disegno di Legge “Misure di compensazione e di riequilibrio ambientale e territoriale in ambito energetico”, approvato lo scorso 19 ottobre in Consiglio regionale, sintesi della proposta approvata in Giunta nel corso della precedente settimana e delle proposte dei consiglieri regionali Fabiano Amati e Davide Bellomo, oggi deputato della Repubblica. Il disegno di Legge disciplina misure di compensazione e riequilibrio ambientale e territoriale fra livelli e costi di prestazione e impatto degli impianti a carico dei proponenti, dei produttori, dei vettori e dei gestori di impianti e infrastrutture energetiche sul territorio pugliese.
La proposta di legge – che applica i principi dettati dalla legge ‘quadro’ del settore energetico (legge 23 agosto 2004 n. 239) – si prefigge gli obiettivi di ridurre le ripercussioni negative delle infrastrutture e degli impianti sul territorio; di garantire il miglioramento della sostenibilità ambientale di immobili e infrastrutture pubbliche; di promuovere il risparmio energetico e la riconversione verso l’impiego diffuso di fonti energetiche rinnovabili e realizzare interventi di forestazione in ambito urbano e periurbano.
Al fine di contenere il costo del gas sostenuto dalle famiglie pugliesi e tenuto conto della mancata corresponsione di qualsiasi forma d’indennizzo anche a titolo di riequilibrio per concentrazione d’attività, impianto e infrastruttura a elevato impatto territoriale, le misure di compensazione a carico dei proponenti, dei produttori, dei vettori e dei gestori di impianti e infrastrutture di gas presenti, anche in esercizio, sul territorio pugliese sono determinate nella misura del 3% del valore commerciale del volume di gas prodotto, trasportato o importato in Italia attraverso l’infrastruttura.
I soggetti coinvolti decurtano il valore delle compensazioni dai costi d’approvvigionamento sostenuti dai gestori della rete di trasporto locale e da questi ai distributori locali e alle società di vendita, affinché il corrispettivo sia detratto a titolo di sconto in fatture alle utenze domestiche delle famiglie pugliesi. L’ammontare dello sconto deve essere espressamente indicato in ogni fattura.
“La Puglia, che è la prima regione per produzione di energia sia da fonte eolica sia solare – ha commentato l’assessore allo Sviluppo economico, Alessandro Delli Noci – deve essere protagonista effettiva di questa sfida che vede l’intero Paese impegnato nel processo di transizione energetica. Per essere realmente protagonisti, la Puglia e i pugliesi devono poter ricevere compensazioni ambientali ed energetiche e vedere dunque trasformare la presenza di impianti in vantaggi in termini sociali, ambientali e anche economici con la riduzione del costo della bolletta”.
“Essere un hub energetico, che è quello che questa regione si candida a diventare, significa favorire il processo di decarbonizzazione, puntare sulle rinnovabili e provare a essere energeticamente autonomi utilizzando l’energia prodotta, anche attraverso le comunità energetiche cittadine condominiali e industriali che rendano protagonisti cittadini e imprese e che restituiscano loro vantaggi concreti”, ha aggiunto.
“La Puglia – aveva dichiarato a marzo il governatore Michele Emiliano – produce da tutte le fonti di energia, rinnovabili e non, il 64,5% di energia in più rispetto alla quantità richiesta dalle sue necessità, siamo i primi per energia eolica e fotovoltaica tant’è che il 34% della nostra energia proviene da fonti rinnovabili. Eppure nel contesto difficilissimo nel quale stiamo vivendo occorre un ulteriore passo avanti. È necessario che le imprese e in particolare quelle energivore, che sono in enormi difficoltà per l’aumento dei prezzi, diventino autosufficienti. Questo è il senso delle ultime modifiche agli avvisi. La nostra dipendenza da altri Paesi per l’approvvigionamento di energia è una limitazione all’autonomia dell’Italia e della Puglia non solo nella sfera economica ma anche nella vita quotidiana. Non è più possibile sostenerla anche per una regione virtuosa nella produzione di energia come la nostra”.

– foto ufficio stampa Regione Puglia –
(ITALPRESS).

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