Guerriglia urbana al corteo Pro Pal di Udine: scontri tra manifestanti e agenti, diversi arresti. Giornalista ferita da una pietra

UDINE (ITALPRESS) – Una città blindata per ore, in attesa che manifestazioni e partita facciano il loro corso. Udine si è preparata per settimane per questa giornata, con i cecchini posizionati allo stadio, all’hotel Friuli dove ha alloggiato la nazionale israeliana e le forze dell’ordine a controllare i tombini nel percorso della manifestazione in centro città. Immagini di guerra, in una piccola città, poco abituata ad una tale attenzione sul fronte sicurezza e mediatico. Il sindaco Alberto Felice De Toni ha preso parte, con esponenti bipartisan, alla veglia di preghiera organizzata dall’arcivescovo della città, Riccardo Lamba, nella chiesa più antica presso il castello. Allo stadio presente il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, insieme alla giunta regionale al gran completo. Migliaia le persone presenti nelle vie del centro, con 358 realtà in arrivo da diverse città italiane per condannare la disputa della partita Italia-Israele a poche ore dalla fragile tregua ottenuta per il tragico conflitto a Gaza.

L’obiettivo dichiarato degli organizzatori è andare oltre alla tregua e al far cessare il fuoco, supportando il popolo palestinese nel raggiungere la piena libertà. Il corteo si è svolto tranquillamente per le vie del centro, con bandiere palestinesi e della pace, cartelloni e slogan contro Israele, ma alla fine, in piazza Primo Maggio, qualche centinaia di manifestanti ha provato a forzare il posto di blocco cercando di proseguire il corteo per raggiungere lo stadio. Situazione critica, nonostante gli organizzatori abbiano cercato di convincere la parte più violenta a desistere, con la polizia che ha dovuto utilizzare gli idranti per disperdere le persone, con diversi arresti e feriti fra i quali un giornalista trasportato al Pronto Soccorso della città. La guerriglia urbana è proseguita per le vie del centro, con i violenti che hanno ripiegato verso la stazione e gli agenti che hanno dovuto spostarsi nelle vie del centro.

Maggior tranquillità invece, allo stadio, con i tanti controlli previsti, con un misto fra fischi e applausi all’inno di Israele, dopo il minuto di raccoglimento per ricordare i tre carabinieri deceduti nell’esplosione di una casa a Castel d’Azzano, in provincia di Verona. In tribuna stampa sono stati consegnati, dai rappresentanti dell’Ussi (Unione stampa sportiva italiana), fiocchetti neri per i giornalisti e i fotografi a bordo campo. Un piccolo ma significativo gesto per ricordare i 250 giornalisti morti a Gaza, il conflitto più letale mai registrato per raccontare i fatti nel rispetto della libertà di stampa.

GIORNALISTA RAI FERITA DA UNA PIETRA

La Rai “condanna con fermezza ogni forma di violenza e intolleranza che si è verificata oggi a Udine in occasione del corteo pro Palestina, durante il quale una nostra giornalista di RaiNews24, Elisa Dossi, è stata colpita da una pietra mentre stava svolgendo il proprio lavoro di cronaca all’esterno dello stadio, in occasione della partita Italia-Israele. La collega è stata prontamente soccorsa e si trova ora al pronto soccorso di Udine, dove le vengono prestate le cure necessarie. La Rai esprime solidarietà e vicinanza a Elisa Dossi e a tutti i professionisti dell’informazione che ogni giorno operano con senso di responsabilità e coraggio per garantire ai cittadini un’informazione libera, corretta e completa. La violenza non può mai essere una forma di espressione o di protesta”.

FEDRIGA “SOLIDARIETA’ A FORZE DELL’ORDINE E GIORNALISTI”

“Massima vicinanza e gratitudine alle donne e agli uomini delle forze dell’ordine, che stanno garantendo l’ordine pubblico in una situazione difficile e a tutti coloro, come gli operatori dell’informazione, che sono in servizio per dare conto di un evento che dovrebbe essere solo un momento di sport”. Lo ha dichiarato il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga. In precedenza, il governatore aveva detto: “Ospitiamo con orgoglio la nostra Nazionale a Udine, in Friuli Venezia Giulia, per un appuntamento fondamentale per la qualificazione ai prossimi Mondiali, un evento che mi auguro possa rimanere nell’ambito dello sport, messaggero di pace e dialogo. Un benvenuto anche alla Nazionale israeliana nella nostra terra, con l’auspicio che il percorso tracciato in Egitto dal presidente Trump possa portare a una stabilità duratura in Medio Oriente e garantire l’eliminazione di ogni organizzazione terroristica che ha martoriato Israele e Gaza”.

“Un ringraziamento – ha aggiunto Fedriga – va alla Figc, Federazione italiana gioco calcio, e al presidente Gabriele Gravina a cui siamo legati con un proficuo rapporto di collaborazione rafforzato negli anni e che anche in questa circostanza ha scelto il Friuli Venezia Giulia per ospitare la Nazionale. Un sentito grazie – ha concluso il presidente prima raggiungere la tribuna per seguire la partita – anche a tutte le istituzioni che hanno reso possibile e sicuro questo evento, in particolare alle Forze dell’ordine, che hanno garantito il regolare svolgimento della manifestazione”.

ZANGRILLO “PER I VIOLENTI LA PALESTINA E’ SOLO UN PRETESTO”

“La causa della Palestina per loro era solo un pretesto, il sospetto ora è un’assoluta certezza. Si professano Pro Pal, ma alla resa dei conti sono solo brigate di violenti, animati dalla furia di calpestare la libertà e i diritti dello Stato democratico. E la violenza è la loro vera bandiera, anche in queste ore, quando il mondo celebra la pace raggiunta tra Israele e Palestina, mentre invece i sempre presunti Pro Pal mettono a ferro e fuoco Udine, gettano nel terrore i suoi abitanti, feriscono agenti di Polizia. Oggi a Udine, prima e durante Italia-Israele, come nelle scorse settimane avevano fatto a Torino, Milano, Roma, in tutta Italia. E alle Forze dell’Ordine che va, in questa terribile giornata, la mia più profonda solidarietà. Ed è a tutti gli italiani che abbiamo il dovere di dare un messaggio, chiaro e inflessibile. È l’impegno di questo Governo, è l’impegno del nostro partito, Forza Italia: non permetteremo mai che la violenza vinca sulla Democrazia”. Così Paolo Zangrillo, ministro per la Pubblica amministrazione commentando gli incidenti di Udine.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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