Tajani “La manovra tutela il bene superiore che è quello dei cittadini”

Foreign Minister Antonio Tajani and Minister of University and Research Anna Maria Bernini in Naples at the Conference of Scientific Attaches: â??Diplomacy and science together to promote Italyâ?

MILANO (ITALPRESS) – Antonio Tajani si dice soddisfatto della manovra approvata dal Consiglio dei Ministri. “I dibattiti sono sempre accesi ma l’importante è raggiungere l’obiettivo. E ci siamo riusciti” dice il vice premier e ministro degli Esteri in una intervista a “Milano Finanza”. “È parte di una strategia complessiva che comprende i cinque anni della legislatura. La nostra visione è chiara: ridurre la pressione fiscale, aiutare il ceto medio, far crescere i salari posto veri, aiutare le imprese e continuare a batterci per la sanità”. Questo è possibile grazie al “Contributo volontario – ribadisce -. Non è stata imposta nessuna tassa sugli extra profitti, che poi come termine non significano nulla”.

Quindi sulle norme sulle banche ricorda: “Sono cinque in totale. La possibilità di affrancare su base volontaria gli utili accantonati nel 2023, pagando un’aliquota ridotta al 27,5% dal 40%. Un leggero incremento derivante dal rinvio delle Dta. L’aumento di 2 punti percentuali dell’Irap (l’imposta regionale sulle attività produttive, ndr), un nuovo regime sulla deducibilità dei crediti di difficile riscossione (che viene spalmata su più esercizi) e una limitazione del riporto fiscale delle perdite”.“Il contributo atteso dai due settori è di 4,5 miliardi per i primi due anni a cui aggiungere uno da 2,5 miliardi per il terzo. In totale ci aspettiamo un contributo di circa 11,5 miliardi”.

Sul contributo delle assicurazioni, aggiunge: “Ci sono ancora dei confronti in merito. Ma daremo loro la stessa possibilità di scelta che hanno le banche e poi ovviamente l’aumento dell’Irap coinvolgerà anche loro. Ma l’atteggiamento è lo stesso: siamo per l’economia sociale di mercato”. Una manovra che non vuole correre il rischio di far fuggire gli investitori… “Un governo che impone che ha un atteggiamento vessatorio nei confronti delle banche spaventa le altre imprese, spaventa gli investitori, fa un danno all’Italia. Il mercato deve essere difeso, poi deve permettere anche a chi è più debole di stare meglio. Ecco perché stiamo detassando gli stipendi bassi, abbassiamo l’Irpef dal 35% al 33%, aumentiamo i soldi per la sanità. Se la si guarda da guori è tutta un’azione a favore di chi ha bisogno e credo che le banche potranno avere questo titolo di merito”.

“I sacrifici li fanno tutti, bisogna tutelare il bene superiore che è quello dei cittadini italiani. Un’idea che stiamo studiando è quella di ridurre le esenzioni fiscali. Abbiamo circa 600 meccanismi agevolativi in Italia. Forse potremmo ridurli e destinare quelle risorse ai cittadini, invece che impiegarli su esenzioni che molto spesso neppure vengono utilizzate” conclude Tajani.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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