TFN CONDANNA PALERMO A RETROCESSIONE IN SERIE C

Palermo retrocesso in serie C. Questa la decisione presa dalla sezione disciplinare del Tribunale nazionale federale in merito al deferimento della società rosanero nell’ambito del procedimento per le presunte irregolarita’ gestionali tra il 2014 e il 2017. Accolta dunque in toto la richiesta della Procura Figc, anche per quanto riguarda Giovanni Giammarva, all’epoca presidente del Palermo, e Anastasio Morosi, ai quali è stata inflitta un’inibizione rispettivamente di due e cinque anni. Inammissibile, invece, il deferimento nei confronti dell’ex patron Maurizio Zamparini. “Il Collegio – si legge nel dispositivo – ritiene che il quadro emerso dalle vicende sopra descritte appare in tutta la sua gravità, idoneo a porre in evidenza il compimento di una sistematica attività volta ad eludere i principi di sana gestione finanziaria e volta a rappresentare in maniera non fedele alla realtà lo stato di salute della società deferita. A fronte di tali circostanze, è derivato il compimento di attività chiaramente elusive, idonee a non fotografare la reale situazione della società, proseguite ininterrottamente dal 2015 al 2018 e aventi il loro apice relativamente al bilancio al 30 giugno 2016 le cui alterazioni, per quanto risulta dagli atti oggetto del giudizio, hanno consentito di conseguire l’iscrizione al campionato di calcio 2017/2018. A fronte, pertanto, delle riconosciute responsabilità degli odierni deferiti ed in ragione della gravità degli illeciti, il Tribunale ritiene di accogliere le richieste formulate dalla Procura Federale”.

Il Consiglio direttivo della Lega di B ha immediatamente recepito la sentenza, stabilendo che la retrocessione dei rosanero si aggiunge a quella, decretata dal campo, di Foggia, Padova e Carpi. Salve dunque sia Venezia che Salernitana, che si sarebbero dovute sfidare nei play-out. Confermate anche le date dei play-off, col Pescara che viene promosso direttamente in semifinale e il Perugia ammesso direttamente al primo turno dove affronterà il Verona mentre nell’altra gara si affronteranno Spezia e Cittadella.

Ma a Palermo non ci stanno. “La sentenza non riesco a comprenderla, ma sarà un mio limite. Ricorreremo in appello, i nostri legali stanno scrivendo il ricorso che sarà naturalmente fatto per obiettare punto su punto”, annuncia all’Italpress il presidente rosanero, Alessandro Albanese. “Come società siamo più carichi di prima. Adesso abbiamo 3 gradi di giudizio: dovessimo andare al terzo e giocassimo quindi i play-off, rischieremmo però di arrivarci senza i nostri nazionali. Questa sarebbe una doppia beffa”. “Non c’e’ niente da commentare, solo da prendere atto che siamo in un Paese particolare – commenta all’Italpress dal canto suo il ds rosanero Rino Foschi – Quello che abbiamo fatto quest’anno ha dell’incredibile. Abbiamo lavorato con grande serietà e professionalità. In estate abbiamo presentato un’iscrizione regolare, è stato fatto un grande lavoro, un mercato in attivo, abbiamo pagato tutti gli stipendi regolarmente, oggi mi sento molto amareggiato. E’ una vergogna che arrivi una sentenza del genere che punisce una città intera, una tifoseria e il nostro lavoro”.

Pronto a lottare al fianco della società anche il sindaco Leoluca Orlando, per il quale si tratta di una “decisione che colpisce tutta la città, che non tiene conto dei risultati sportivi e ancor più dolorosa se si tiene conto dei risultati raggiunti dalla squadra durante la stagione. Una decisione rispetto alla quale valuteremo, anche come amministrazione comunale, quali siano i margini di appello”.

E i tifosi? Ficarra e Picone provano a prenderla con ironia: “Se non ci vogliono in serie A ci iscriviamo alla Premiere League inglese”.

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