Scuola, Emiliano “Modello Puglia andava applicato in tutta Italia”

SERGIO OLIVERIO

BARI (ITALPRESS) – “Siamo partiti da un presupposto che è un’evidenza epidemiologica: abbiamo verificato che con l’apertura delle scuole è partito un vortice di contagi che ha determinato la seconda ondata. Così abbiamo limitato fortemente la circolazione delle persone in Puglia. Per andare a scuola si muovono un milione di persone due volte al giorno. Abbiamo così trovato un sistema giuridicamente ineccepibile: durante l’epidemia l’obbligo di presenza scolastica non esiste, nessuna scuola può pretendere che un genitore sia obbligato a mandare a scuola suo figlio. Così abbiamo fatto un’ordinanza che dichiara questo diritto e che aggiunge il diritto al collegamento a distanza. Così facendo abbiamo tenuto da sempre le scuole pugliesi al 20/30% di presenza generale e questo ha moderato di gran lunga tutto il sistema accontentando chi voleva la scuola in presenza e chi no. Non riesco a capire perchè una soluzione così semplice non sia stata adottata in tutta Italia”. Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, su SkyTg24, spiega così la gestione della didattica in Puglia in questi mesi a partire dal rientro dalle ferie estive.
“C’è un punto di attrito: gli insegnanti – sottolinea Emiliano -. Perchè sono molto stressati dal dover fare lezione in parte ai ragazzi in classe, in parte a quelli collegati con il computer. Purtroppo in questo momento sono molte le categorie professionali sotto stress a causa della pandemia”.
(ITALPRESS).

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