Sbarra “Lanciamo un messaggio forte per la ripartenza”

Roma 28/05/2021 Piazza Monte Citorio. Manifestazione unitaria delle sigle sindacali CGIL CISL UIL (Roma - 2021-05-28, FABIO CIMAGLIA / ipa-agency.net) p.s. la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

“Vogliamo lanciare un messaggio forte alle forze politiche nella prospettiva di stare dentro la nuova impostazione di politica economica e finanziaria del Paese nei prossimi anni. La nostra è una agenda che vogliamo condividere con le parti sociali, associazioni datoriali e sindacali per rimettere al centro i temi del lavoro, crescita, sviluppo sostenibile, innovazione”. Così il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, illustrando i contenuti dell’Agenda del sindacato. “Una roadmap da realizzare nel confronto, nel dialogo e nella partecipazione. La politica di una rinnovata concertazione deve andare avanti anche con il prossimo governo per dare vita a interventi equi e duraturi, per sostenere insieme la ripartenza del Paese”, ha spiegato. “Siamo dentro una fase dura, sofferta e complessa che non ammette sterili contrapposizioni. Il Covid continua a mietere vittime e temiamo che l’autunno non migliorerà. Per questo stiamo invitando le nostre strutture a elevare lo sguardo finalizzato alla piena applicazione degli accordi sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, perché non sono ammesse distrazioni. Non siamo convinti che il Paese sia fuori dal tunnel”, ha aggiunto. C’è poi “L’aggressione della Russia e la risposta doverosa dell’Ue. Uno scenario che richiede la forza di un Paese unito, fermo nella fiducia alla scienza e ai vaccini, saldo nella sua collocazione euro-atlantica, un Paese determinato nella difesa della democrazia e nella conferma delle sanzioni al Cremlino”, ha sottolineato Sbarra per il quale “l’emergenza energetica, l’inflazione, la povertà salariale e lavorativa va fronteggiata subito con un pacchetto di misure per contrastare l’escalation dei prezzi energetici. Queste emergenze se non governate mettono a rischio un milione di posti di lavoro da qui a fine anno”.
(ITALPRESS).
-foto agenziafotogramma.it-

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