SANITÀ PRIVATA, SOSTENIBILITÀ SEMPRE PIÙ DECISIVA

Una fotografia su un settore, quello della sanità privata, dall’importanza strategica per il suo ruolo al fianco del sistema sanitario nazionale. È il bilancio sociale presentato dall’Aiop a Roma. Lo studio, dal titolo “Bilancio sociale aggregato delle strutture ospedaliere associato”, è stato realizzato da BDO Italia per l’Associazione Italiana Ospedalità Privata, ed è stato presentato dalla presidente di Aiop, Barbara Cittadini. “Un’azienda o un imprenditore che non badi, anche, nel suo agire quotidiano, a quanto lo circonda, a quanto avviene intorno alla propria attività, è destinato prima o poi a fallire”, ha affermato la Cittadini. “Le imprese sanitarie di diritto privato del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), hanno un compito complesso e insostituibile: garantire una risposta puntuale, efficiente, efficace e di qualità alla domanda di salute dei cittadini – ha aggiunto -. E devono, comunque, funzionare come imprese e, quindi, rispondere a vincoli propri di ogni organizzazione della produzione. In altri termini, la componente di diritto privato del SSN ha una funzione sociale essenziale ma non può prescindere dal rispetto dei vincoli di buona gestione economica e finanziaria. La nostra cultura d’impresa ci ha portati ad essere quello che siamo oggi: una componente del SSN al servizio di chi in questo Paese vive”.
“Una componente che affronta ogni giorno difficoltà inerenti la gestione d’azienda ma, anche, quelle derivanti dall’affrontare un tema delicatissimo: la domanda di salute degli italiani”, ha sottolineato la presidente Aiop. Grazie all’indagine, alla quale hanno aderito l’82% dei posti letto accreditati associati, emergono le capacità e potenzialità delle strutture sanitarie di essere centri di produzione di ricchezza, ma anche di benessere e di prosperità sociale e culturale. “Il Bilancio sociale – ha proseguito la Cittadini – è una sfida per comunicare sempre di più e sempre meglio chi siamo, cosa facciamo e come lo realizziamo, consapevoli della nostra storia, responsabilmente consapevoli di essere imprenditori in un Sistema sanitario complesso e in continuo mutamento, consci di lavorare per un Paese con il quale desideriamo coltivare un rapporto che ci consenta di essere valutati come attori attenti e sensibili alle esigenze del contesto nel quale operiamo”. “Il Bilancio Sociale Aiop – ha concluso – indica quanto non emerge chiaramente dalla semplice rendicontazione economica della nostra attività. Oltre e accanto alla tenuta in buon ordine della gestione contabile delle nostre imprese, il Bilancio Sociale Aiop evidenzia quattro grandi aree nelle quali le nostre strutture hanno raggiunto risultati importanti”.

Le quattro aree indicate sono la sostenibilità sociale, la sostenibilità ambientale, la sostenibilità economica globale e l’identità associativa d’impresa. L’indagine evidenzia l’importanza delle risorse umane che operano in questo settore: sono, infatti, 70 mila gli addetti delle strutture associate, tra medici (12 mila), infermieri e tecnici (26 mila) e operatori socio-sanitari (32 mila), in crescita del 7,6% negli ultimi cinque anni. Un aumento di risorse al quale corrisponde una maggiore qualificazione professionale, dovuta alla costante attenzione alla ricerca ed all’innovazione. Forte è la presenza della componente femminile (70%) e la provenienza locale (il 76% risiede nella provincia in cui lavora). Elemento, quest’ultimo, che rileva la capacità delle strutture di diritto privato di creare occupazione nel contesto nel quale operano. Da questi numeri si può capire anche il volume di affari e l’importanza economica che la sanità privata ricopre: il 56% del valore della produzione (4,4 miliardi di euro) viene distribuito tra circa 67mila fornitori di beni e servizi (indotto diretto), per lo più piccole e medie imprese locali, il 45% delle quali ha sede nella stessa regione della struttura. Considerando, anche, l’indotto indiretto è stato stimato un effetto moltiplicatore di 1,57, vale a dire che mille euro stanziati per la sanità si traducono in 1.570 euro immessi nel sistema, arrivando a generare un indotto economico complessivo di 6,83 miliardi di euro.

Il Bilancio sociale evidenzia un crescente impegno dell’ospedalità di diritto privato a ridurre l’impatto ambientale: il 61% delle strutture ha intrapreso iniziative di sostenibilità energetica, il 48% ha messo in atto azioni per migliorare la gestione dei rifiuti, il 27% degli ospedali di diritto privato ha ridotto le emissioni di CO2. Un terzo delle strutture è, inoltre, impegnato nella tutela delle aree verdi. Ampiamente diffusa, inoltre, è l’adozione di sistemi di gestione per il controllo della qualità, della sicurezza e dell’ambiente: oltre il 60% delle aziende è certificato ISO 9001, il 70% è in possesso del modello organizzativo 231, oltre l’80% ha un sistema di Risk management e formazione sull’anticorruzione.

(ITALPRESS).

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