
Dalle 7 di questa mattina si sono riaperte le urne per le elezioni regionali in Lombardia e Lazio. Votazioni che rimarranno aperte fino alle 15 di oggi. Ieri, nella prima giornata di votazioni, l’affluenza è stata complessivamente del 29,72% (31,78% in Lombardia e 26,28% nel Lazio), una percentuale nettamente inferiore rispetto a cinque anni fa (73,1% in Lombardia e del 66,5% nel Lazio), quando però si votava in una sola giornata.
In entrambi i casi sarà eletto presidente della Regione il candidato che ha conseguito il maggior numero di voti validi in ambito regionale, senza ballottaggio.
Nel Lazio la sfida è tra Alessio D’Amato (centrosinistra e Terzo Polo), Francesco Rocca (centrodestra), Donatella Bianchi (M5s e altre liste di sinistra), Rosa Rinaldi (Unione popolare), e Sonia Pecorilli (Partito Comunista Italiano).
In Lombardia a sfidarsi sono il presidente uscente Attilio Fontana (centrodestra), Pierfrancesco Majorino (centrosinistra e M5s), Letizia Moratti (Terzo Polo) e Mara Ghidorzi (Unione Popolare).
Gli elettori hanno a disposizione quattro diverse opzioni di voto. Possono barrare il nome del candidato presidente, e in questo caso la loro preferenza non è da intendersi estesa alla lista (o alle liste) collegate. Se invece viene contrassegnata solo una lista, il voto di estende automaticamente anche al candidato presidente ad essa collegato. È possibile inoltre segnare sia il nome del candidato presidente che il simbolo di una lista a lui collegata.
Si può esprimere inoltre il «voto disgiunto», ovvero votare per una lista e per un candidato presidente non collegato alla lista stessa. Viene infine prevista l’alternanza di genere, ovvero la possibilità di esprimere fino a due preferenze scegliendo, all’interno di una stessa lista, tra un candidato e una candidata. Nel caso si indichino due uomini o due donne, la seconda preferenza verrà annullata.
(ITALPRESS).
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