Recovery Fund, Amendola “A rischio per veti incrociati”

C’è il rischio che il Recovery Fund venga bloccato. A lanciare l’allarme, in un’intervista a Repubblica, e’ il ministro per gli Affari europei, Enzo Amendola. «Se la discussione continua così, con questi toni e con minacce di veto – dal mio punto di vista al di fuori della logica comunitaria – si potrebbe bloccare tutto – spiega il ministro – Lavoriamo con la Germania per una via d’uscita». «Per noi – aggiunge – gli accordi di luglio vanno implementati subito. Si è aperto però uno scontro tra Paesi come la Polonia e l’Ungheria che non vogliono interferenze o condizionalità sullo Stato di diritto, e i cosiddetti “frugali” che spingono perché lo stato di diritto sia irrinunciabile per accedere ai fondi. L’Italia ha detto la sua: l’articolo 7 e le procedure sullo Stato di diritto sono fondamentali. La Germania ha un ruolo determinante in questo, sta lavorando ad una mediazione. Al contempo bisogna negoziare con il Parlamento Ue”.
Purtroppo “rischiamo di finire in una strettoia che allunga i tempi del Recovery. La Presidenza tedesca deve portare a casa questa mediazione». Secondo Amendola “un accordo serio sull’immigrazione chiuderebbe 10 anni di debolezze europee”. In pochi mesi” metteremmo in soffitta l’austerity e la mancanza di solidarietà sui migranti che sono stati la causa del populismo e di molti problemi di politica interna. Ovvio che sarà un accordo complicato. La bozza della Commissione comunque è importante perché apre finalmente un negoziato, anche se c’è ancora molto lavoro da fare”.
(ITALPRESS).

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