CATANZARO (ITALPRESS) – La Fondazione Vincenzo Scoppa ricorda il quindicesimo anniversario dell’intitolazione, a Soverato, di una via a Ludwig von Mises: un evento straordinario celebrato il 20 novembre 2010 durante il Mises’ Day, in una giornata caratterizzata da un autentico parterre de roi di personalità istituzionali, accademiche e culturali e da un clima di intensa partecipazione emotiva. Alla cerimonia presero parte il sindaco di Soverato Raffaele Mancini, gli assessori Maurizio Gioviale e Antonio Rattà, gli studiosi Lorenzo Infantino, Carlo Lottieri e Alessandro Vitale, il senatore Natale d’Amico, l’editore Florindo Rubbettino, il giornalista Leonardo Facco, l’artista Angela Fidone, il presidente della Camera di Commercio di Catanzaro Paolo Abramo, il direttore di Liber@mente Maurizio Bonanno, oltre a Sandro Scoppa, presidente della Fondazione, promotrice dell’iniziativa.
Quella scelta è stata allora innovativa e coraggiosa: per la prima volta al mondo una strada veniva dedicata al grande economista e scienziato sociale austriaco, simbolo della centralità della persona, della responsabilità individuale e del limite dell’intervento pubblico. In una Calabria spesso appesantita da burocrazia e vincoli, via Mises ha rappresentato un messaggio forte: la crescita non nasce dalla moltiplicazione dei controlli, ma dalla libertà di iniziativa. Oggi, in un’Europa segnata da nuovi obblighi, regolazioni pervasive e un apparato sempre più esteso, quel gesto appare ancora più attuale. Le città del Sud, già segnate da ritardi strutturali, avvertono con particolare intensità il peso di procedure complesse che frenano investimenti, lavoro e innovazione. Via Mises, al contrario, ricorda che lo sviluppo nasce quando il potere si limita e lascia spazio alla creatività delle persone.
La Fondazione Scoppa evidenzia l’attualità del significato di quella intitolazione, che continua a richiamare il valore delle scelte individuali e il ruolo decisivo della libertà personale nello sviluppo di una comunità. A distanza di quindici anni, la titolazione della strada di Soverato ricorda anche che il progresso non nasce dall’accumulo di vincoli, ma dalla fiducia nella capacità delle persone di orientare la propria vita e di contribuire, ciascuno secondo la propria esperienza, alla crescita del territorio. È un richiamo che resta vivo anche adesso, in un contesto in cui l’espansione delle regolazioni e dei controlli rischia di restringere lo spazio dell’iniziativa, soffocando proprio quel dinamismo da cui dipende ogni prosperità duratura.
Come ha sottolineato lo stesso Mises, “Tanto la forza che il potere sono impotenti contro le idee”: una frase che sintetizza perfettamente lo spirito dell’intitolazione del 2010 e il messaggio che essa continua a trasmettere. Via Mises resta così un punto di riferimento culturale e civile, un invito a non dimenticare che una società cresce quando riconosce il primato dell’individuo e quando non permette ai vincoli di trasformarsi in ostacoli alla creatività e alla responsabilità personale.
– Foto Fondazione Scoppa –
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