AIDONE (ENNA) (ITALPRESS) – Un laboratorio permanente e diffuso, punteggiato da iniziative sul territorio, tra formazione, confronti, attività manuali e teoriche. Un modo unico per rafforzare il senso di comunità e l’alleanza tra le generazioni in un luogo ricchissimo di storia, tradizione, natura qual è Aidone. La cittadina dell’ennese, grazie al progetto I semi di Demetra – proposto dal circolo Legambiente di Piazza Armerina, capofila, selezionato dall’impresa sociale Con i Bambini per il bando Comunità Educante nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile e costruito sul concetto innovativo di comunità patrimoniale secondo la Convenzione di Faro – ha visto mettere le prime radici di una Comunità educante attenta, partecipe, consapevole dell’importanza di esserci insieme.
Proprio attraverso testimonianze tangibili di questo riconoscersi comunità, I semi di Demetra si sta concludendo con la realizzazione di due progetti artistici. In queste settimane, la comunità aidonese ha lavorato al Giardino culturale ceramico. Bambini, giovani, adulti – non solo della cittadina, ma anche da altri paesi – si sono dati appuntamento un paio di volte alla settimana, coordinati dai maestri artigiani Lorenzo Camiolo e Federica Trovato. Nel corso di partecipatissimi incontri (anche da chi tornava per le vacanze estive ad Aidone) sono stati realizzate cornici in mattoncini di argilla, con motivi ispirati a quelli presenti nelle chiese della cittadina. I manufatti, tutti differenti e frutto della creatività della comunità, incorniceranno 15 piastrelle in fotoceramica con le immagini, concesse dall’artista Marcella Tuttobene, che raffigurano alcuni tra i luoghi più suggestivi di Aidone: la chiesa di San Domenico, la chiesa di San Leone, il castello Gresti, il chiostro di Sant’Anna e la chiesa di Sant’Antonio. Una possibile collocazione del giardino culturale ceramico potrebbe essere corso Vittorio Emanuele, luogo della passeggiata aidonese. Il secondo intervento sul territorio sarà invece la realizzazione di un murales di comunità di cui verranno forniti i dettagli in un prossimo comunicato stampa.
“Queste azioni sul territorio che concludono le attività – afferma Paola Di Vita, presidente di Legambiente Piazza Armerina, associazione capofila del progetto – rappresentano la trasposizione di una mappa di comunità frutto di un lungo percorso, fatto di laboratori, incontri, scambi. Ogni fase ha contribuito a un confronto fattivo sul patrimonio architettonico, archeologico, culturale, naturalistico di Aidone e sul suo futuro, in linea con la definizione che la Convenzione di Faro dà del concetto di comunità patrimoniale. Un ringraziamento va agli enti partner e ai cittadini per la loro fattiva collaborazione. Il progetto è andato avanti non senza difficoltà, ma rappresenta un primo passo, necessario per un passaggio di testimone alla collettività, a cui abbiamo consegnato una cassetta degli attrezzi per implementare la costruzione della comunità educante”.
“Il laboratorio, parte della mappa di comunità – dice Cinzia Randazzo presidente dell’Archeoclub Aidone Morgantina – è stato sostenuto da noi con moltissimo entusiasmo. Non si tratta solo di un’opera artistica, ma di un vero e proprio investimento nel gesto corale attraverso l’incontro di generazioni che in questo modo si raccontano la loro appartenenza a un luogo. L’argilla diventa così una dichiarazione d’amore per un territorio che vive anche attraverso relazioni umane e condivisione”.
“Gli appuntamenti per il laboratorio di ceramica hanno sempre registrato il tutto esaurito. La nostra – commentano Lorenzo Camiolo e Federica Trovato, i maestri artigiani che hanno guidato le attività – è una piccola bottega, ma abbiamo dovuto ampliare il numero dei partecipanti proprio per non lasciare indietro nessuno. Hanno partecipato bambini, adulti: trentenni come ottantenni, spinti dal desiderio di lasciare una traccia attraverso i loro manufatti ma anche di lavorare insieme. Modellare l’argilla è un toccasana per la mente”.
A essere incorniciate dalle mattonelle d’argilla saranno appunto le riproduzioni delle opere di Marcella Tuttobene, artista e incisore grafico: “Si tratta – racconta – di immagini che realizzai 40 anni fa con Silvio Raffiotta, magistrato e grandissimo cultore della città. Ciascuna di queste fotolitografie, realizzate a mano e parte della storica collezione Un’antica città di Sicilia, racchiude un amore profondo per Aidone, cuore della Sicilia. La manualità, insomma, ha una parte centrale per restituire l’Aidone di una volta e per guardare al suo futuro”.
– foto ufficio stampa progetto I semi di Demetra –
(ITALPRESS).