CATANIA (ITALPRESS) – Primo caso di West Nile in Sicilia. Si trova ricoverato in terapia intensiva nel reparto di Anestesia e Rianimazione dell’ospedale Cannizzaro di Catania, un 74enne di Caserta. Le sue condizioni sarebbero gravi.
L’ASP DI TRAPANI RAFFORZA LA SORVEGLIANZA
Dopo il primo caso verificatosi in Sicilia, l’Asp Trapani ha rafforzato le misure preventive e di sorveglianza per il West Nile Virus, un’infezione virale trasmessa nell’uomo da zanzare del genere Culex (come la zanzara comune); non si trasmette invece da persona a persona. “Non siamo in una situazione di allarme nella nostra provincia – spiega Roberto Messineo, direttore del Dipartimento di Prevenzione Veterinaria dell’ASP Trapani – ma la salute animale ha rilevanti refluenze sulla salute umana e la possibile diffusione sul territorio nazionale di arbovirus richiede, come sottolineato anche dal Ministero della Salute, un approccio preventivo multidisciplinare basato sull’integrazione di professionalità differenti della Sanità pubblica: medici, veterinari, biologi ed entomologi”.
I veterinari del Dipartimento, fanno sapere dall’Asp Trapani, stanno controllando gli allevamenti della provincia, effettuano visite cliniche sugli equidi, eseguono sorveglianza entomologica, con trappole per il monitoraggio e la cattura delle zanzare su tutto il territorio provinciale, per prelevarle ed essere quindi analizzate all’Istituto Zooprofilattico di Palermo per verificare se hanno il virus, e infine sorveglianza passiva ornitologica. L’Unità operativa Epidemiologia e Sorveglianza Sanitaria del Dipartimento di Prevenzione è invece pronta al monitoraggio della eventuale febbre West Nile sulle persone. L’Asp Trapani invita comunque all’adozione di misure preventive, sia individuali come repellenti e zanzariere, sia ambientali. E’ stato inoltre predisposto dal Dipartimento un opuscolo (visionabile sul sito asptrapani.it) per informare gli utenti, e in particolare il personale del settore zootecnico, in merito alle infezioni nell’uomo trasmesse da insetti al fine di promuovere un’attività di prevenzione sul territorio secondo il “Piano integrato di prevenzione, sorveglianza e risposta alle Arbovirosi”. Secondo la Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva solo l’1-2 % delle infezioni da West Nile provocano il ricovero ospedaliero, la maggior parte dei contagi sono asintomatici.
– foto IPA Agency –
(ITALPRESS).