PREVIDENZA PRIVATA, AUMENTANO GLI ISCRITTI

Aumentano gli iscritti, le prestazioni e le entrate contributive. È quanto è emerso dal IX Report Adepp sulla Previdenza Privata, presentato a Roma. Dal 2005 al 2018, gli iscritti alle Casse sono aumentati del 26% arrivando a 1 milione e 650mila unità, di cui ogni 1.000 abitanti, 27 sono iscritti alle casse di previdenza private. I libri professionisti rappresentano circa il 6% dei lavoratori italiani. Ma ad aumentare sono anche i pensionati attivi, i redditi e le donne, le azioni di welfare sia assistenziale che strategico e aumenta il patrimonio che supera gli 87 miliardi di euro. La maggior parte degli iscritti rientra nella fascia d’età tra i 40 e i 60 anni e rappresentano circa il 53%. I nuovi iscritti sono al 51% donne e sempre le donne rappresentano il 40% del totale, mentre quelle tra gli under 40 sono circa il 53%. Aumenta del 23% l’età media degli iscritti attivi, di pari passo con l’aumento dell’età media dei lavoratori italiani. Infatti, gli over 60 sono in aumento passando dal 10% al 19%, mentre i pensionati attivi sono aumentati più del 100%. “È indicativo che gli under 40 siano in calo e gli over 60 siano in crescita. È un dato importante perché vuol dire che le condizioni demografiche e le aspettative di vita stanno cambiando, così come le condizioni economiche che inducono i professionisti, soprattutto intellettuali, a continuare a lavorare”, ha commentato il presidente di Adepp, Alberto Oliveti. “La storia della professione si sta piano piano femminilizzando – ha aggiunto Oliveti – la presenza femminile e giovanile è importante e implica problematiche diverse che però è bene affrontare nella variabilità di ipotesi di soluzione”. Infatti, le donne entrano prima degli uomini nel mercato del lavoro, si laureano prima e si iscrivono prima alla propria Cassa di previdenza, ma anche se i redditi aumentano del 3%, le donne continuano a subire il pay gap. Le libere professioniste dichiarano in media il 45% in meno dei loro colleghi uomini e la media dei redditi tra le donne è di circa 24 mila euro, mentre quella tra gli uomini è di 43 mila euro.
È anche vero che i liberi professionisti uomini under 40 guadagnano 1/3 dei loro colleghi over 50 così come rimane il gap territoriale. Infatti, i redditi più alti vengono dichiarati dai professionisti in Trentino Alto Adige con circa 54 mila euro annui, mentre quelli più bassi in Calabria dove un professionista dichiara poco meno di 20 mila euro. Tra gli iscritti alle Casse di Previdenza Privata vi sono anche professionisti dipendenti (Enpam, Inpgi, Enpaia), che negli ultimi 14 anni, a differenza dei loro colleghi indipendenti, hanno visto il loro reddito crescere in termini reali dell’11%. Tra gli altri dati, è emerso anche che le entrate contributive, pari a 10,3 miliardi di euro, sono aumentate del 91% in 14 anni, mentre il numero di prestazioni è aumentato del 45%, gli importi erogati dell’84%. Nel 2018, la spesa complessiva per welfare ammonta a 509 milioni di euro.
(ITALPRESS).

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