Presentati i correttivi alla riforma dello sport

ROMA (ITALPRESS) – Tutele, semplificazione, sostenibilità e trasparenza: sono questi i quattro elementi con i quali il ministro per lo Sport e per i giovani, Andrea Abodi, ha definito il decreto correttivo alla riforma dello sport presentato alla stampa, presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio insieme alla ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Calderone. Una misura voluta perchè “siamo convinti che quello che abbiamo prodotto rispecchi le esigenze del sistema, un salto di qualità ed etico del lavoro sportivo” ha affermato Abodi. Un iter da espletare entro l’1 luglio 2023, data di entrata in vigore di queste norme, e che la prossima settimana sarà accompagnato dalla presentazione di un nuovo DL sport. Le novità più importanti, ovviamente, riguardano il lavoro sportivo, che coinvolge in totale 495mila unità che da nuovo correttivo saranno divise in tre cluster. Lavoratori al di sotto dei 5mila euro – circa l’82% della platea – che saranno esentasse, lavoratori tra i 5 e 15mila euro, che corrispondono al 16% – sui quali non ci sarà impatto fiscale, ma solo previdenziale di tipo pensionistico con lo Stato a coprire il 50% dell’impatto per i prossimi 5 anni al datore di lavoro – e infine i lavoratori sopra i 15 mila euro (2% platea) per i quali il regime sarà ordinario. Tra le novità previste, poi, anche l’istituzione di un osservatorio “che studierà il fenomeno ed eventuali migliorie delle norme” come precisato da Abodi mentre verrà creata una piattaforma con Coni, Cip, Sport e Salute, Eps e Federazioni e tutti gli attori in causa “per fare in modo che in un tempo breve ci sia la necessaria alfabetizzazione per rispettare gli obblighi che saranno differiti nel tempo”, ha spiegato ancora il ministro per lo Sport. L’1 luglio le norme entreranno in vigore, ma “ci sarà un periodo di salvaguardia” ha aggiunto la ministra Calderone. Tutti i contratti che inizieranno a partire dall’1 luglio e fino al 30 settembre potranno essere presentati ai centri dell’impiego entro il 31 ottobre 2023 dal datore di lavoro senza penali. Particolare attenzione, poi, è stata rivolta anche agli atleti paralimpici che permetterà loro di di partecipare a competizioni e ad allenamenti con un permesso retribuito di 30 giorni continuativi fino a un massimo di 90 annui, senza richiedere quindi ferie e conservando il posto di lavoro con i datori di lavoro che, a loro volta, potranno chiedere un rimborso per le spese sostenute. Tra le altre novità, poi, c’è l’apprendistato sportivo che si abbasserà a 14 anni mentre sul fronte Irap i corrispettivi inferiori a 85mila euro non concorranno alla base imponibile. Aumenterà infine da 18 a 24 il limite orario settimanale previsto per mantenere la presunzione di lavoro autonomo.
– foto Italpress/Spf –
(ITALPRESS).

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