LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – La posizione di Malta nell’Indice dello Stato di diritto 2025 del World Justice Project (WJP) è peggiorata per il quarto anno consecutivo, scendendo di un posto al 31° a livello globale – un calo simbolico che contrasta nettamente con le dichiarazioni del governo sui progressi democratici. Il rapporto descrive un Paese in cui i diritti fondamentali sono in gran parte rispettati, ma in cui i controlli istituzionali sul potere restano deboli e la corruzione all’interno del Parlamento persiste. Malta si colloca ora al 23° posto su 31 Paesi nella regione che comprende UE, EFTA e Nord America – stabilmente nel terzo inferiore delle democrazie occidentali.
“I dati indicano che le principali sfide di Malta consistono nel limitare i poteri del governo, combattere la corruzione e garantire una giustizia civile efficace”, afferma il WJP, avvertendo di un crescente “deficit democratico”. Il fattore Limitazioni ai poteri governativi ha registrato uno dei cali più marcati, con un punteggio di appena 0,50 su 1 per le “sanzioni per cattiva condotta ufficiale”. Il ramo legislativo ha ottenuto solo 0,36 in materia di corruzione, il punteggio più basso tra tutti i settori.
I ritardi nella giustizia continuano inoltre a minare la fiducia pubblica. Malta è 48ª al mondo per giustizia civile, con tempi di risoluzione dei casi quasi quattro volte superiori alla media europea. I risultati riecheggiano un recente rapporto della Daphne Caruana Galizia Foundation, secondo cui quasi la metà dei casi di omicidio dell’ultimo decennio resta irrisolta. Il governo del primo ministro Robert Abela ha respinto le critiche come politicamente motivate, vantando riforme costituzionali e cambiamenti nel sistema giudiziario.
Tuttavia, osservatori internazionali affermano che tali misure non hanno ancora prodotto una vera responsabilità. Il declino di Malta riflette una tendenza globale più ampia: il WJP avverte che il 2025 segna l’ottavo anno consecutivo di indebolimento dello Stato di diritto nel mondo, causato dall’erosione dei controlli sul potere e dell’indipendenza giudiziaria.
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(ITALPRESS).









