Pichetto Fratin “Riavvio programma nucleare? La crescita dei costi non considera i benefici economici”

ROMA (ITALPRESS) – “Il tema del caro energia è al centro dell’attenzione del governo: le costanti tensioni internazionali e i possibili impatti sui mercati energetici ci impongono di tenere alta la guardia e continuare sulla diversificazione delle fonti di approvvigionamento, sullo sviluppo di nuove capacità di estrazione da fonti e sul disaccoppiamento del prezzo dell’energia da quello del gas naturale”. A dirlo è il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin nel corso del question time in Aula a Montecitorio. “Abbiamo attuato misure urgenti per il contrasto all’aumento dei prezzi, non solo di carattere temporaneo come i bonus ma anche di carattere strutturale”, prosegue.

“Abbiamo anche posto le basi per aumentare la trasparenza e la comparabilità delle offerte; ulteriori misure strutturali sono in fase di valutazione, al fine di facilitare l’accesso dei consumatori ai benefici delle fonti rinnovabili e sganciare il prezzo dell’energia elettrica da quello del gas. L’Italia – osserva il ministro – è attiva sui tavoli europei in favore della semplificazione delle procedure, incluse quelle relative agli aiuti di Stato per sostenere la decarbonizzazione industriale e il contenimento dei costi energetici per le imprese”.

LE PAROLE SUL NUCLEARE

“Il rapporto dell’Agenzia internazionale dell’energia qualifica il nucleare come fonte necessaria per la transizione a integrazione delle altre fonti rinnovabili: la crescita dei costi nel tempo non considera i potenziali benefici relativi all’integrazione efficiente delle diverse tecnologie del sistema energetico”, ha sottolineato. “Il fotovoltaico 15 anni fa costava 6 milioni al megawatt, oggi siamo passati a 600mila euro. In un rapporto più recente della stessa Agenzia si individua un costo previsto dell’energia prodotta da fonti nucleari anche potenzialmente inferiore ai 100 dollari per megawattora: si tratta di stime associate a tecnologie in via di sviluppo, pertanto potenzialmente soggette a ulteriori revisioni al ribasso che potrebbero derivare dalla produzione in serie di reattori avanzati”, spiega il ministro.

“Il nucleare sta diventando più attrattivo per i privati grazie ai nuovi modelli di business, in più riduce i rischi per gli investitori e garantisce stabilità nei ricavi: dal riavvio del programma nucleare bisogna considerare anche i benefici economici attesi nel breve termine relativi alla creazione di posti di lavoro qualificati, mentre a lungo termine il nucleare contribuirà a calmierare i prezzi e ridurre la relativa volatilità. Stiamo monitorando con attenzione le scelte operate a livello internazionale su finanziamenti e contributi pubblici destinati al nucleare”, conclude Pichetto.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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