Pichetto “Cinque anni dopo il Green Deal il quadro è completamente cambiato”

ROMA (ITALPRESS) – “L’Unione Europea cinque anni fa ha lanciato il Green Deal che era prima della guerra in Ucraina, prima del Covid, era su un quadro che sembrava abbastanza stabile di domande di consumo energetici e a oggi diciamo che questo quadro è completamente cambiato“. Così Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, in un videomessaggio all’evento “Mitigare o adattarsi: strategie per il climate change” in collaborazione con il Soft Power Club e sostenuto da Proger, in corso alla Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia.

“Tutte le previsioni di domanda ci danno un raddoppio rispetto all’oggi di quella che è la nostra domanda di consumo elettrico, ad esempio al 2040 cominciano ad esserci dati che dicono che l’Italia avrà bisogno di almeno 600 TWh di energia elettrica, oggi ne consumiamo appena più di 300”, ha aggiunto.

Questo determina quindi uno sforzo che dobbiamo fare su tutte le varie fonti di energia, compreso il mantenimento del termo elettrico che al momento e per almeno un decennio è la garanzia di avere una fonte di energia che dà continuità, è la meno inquinante tra le fonti fossili”, ha spiegato. Cinque anni fa, secondo il ministro, l’errore di valutazione è stato pensare che la politica potesse determinare delle regole anche sulle tecnologie, pensiamo quando l’Unione Europea disse che i motori dovevano essere solo elettrici. Cinque anni dopo quella scelta, la tecnologia ci ha portato a avere dei motori che sono endotermici e che hanno emissione zero, a idrogeno, a biometano. Dobbiamo anche prendere atto realisticamente come paese di quelli che sono i cambiamenti che la tecnologia ci mette a disposizione e utilizzare tutto il mix di fonti energetiche”, ha concluso.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

Vuoi pubblicare i contenuti di Italpress.com sul tuo sito web o vuoi promuovere la tua attività sul nostro sito e su quelli delle testate nostre partner? Contattaci all'indirizzo [email protected]