“PerchèSì”, progetto per non trascurare le vaccinazioni di routine

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MILANO (ITALPRESS) – Entra nel vivo la terza edizione del contest e hackathon #PerchèSì, il progetto di co-creazione di Sanofi Pasteur e Scuola Holden che coinvolge gli studenti delle scuole di specializzazione di igiene nello sviluppo di campagne di comunicazione scientifiche, autorevoli, efficaci e social. Quest’anno l’iniziativa ha voluto indagare in particolare l’importanza del rispetto dei calendari vaccinali in un contesto stravolto dalla pandemia da Covid-19.
Terminato il periodo delle iscrizioni, ha avuto luogo oggi la fase di Group Forming, ovvero la creazione dei gruppi interdisciplinari formati da specializzandi delle Scuole di Igiene e Sanità Pubblica e giovani talenti esperti di comunicazione. Una volta formati i gruppi è stato presentato ai partecipanti il building digitale disponibile h24 all’interno del quale i gruppi potranno svolgere le attività di progettazione delle loro campagne di comunicazione e sono stati avviati i lavori dando il via all’Acceleration Program, ovvero la fase operativa di elaborazione delle campagne.
Numerose le iscrizioni al contest, che vede quest’anno la partecipazione di 125 specialisti provenienti da 22 scuole di igiene da tutta Italia e 94 giovani esperti di comunicazione. Tra i partecipanti troviamo dottorandi e ricercatori, ma anche divulgatori e giornalisti scientifici, blogger e influencer che hanno fatto della comunicazione digitale la propria forza per arrivare al pubblico in maniera semplice e chiara. Non mancano poi diversi ex hackathoner delle scorse edizioni, che hanno voluto rivivere la stessa esperienza degli anni passati in versione 100% online. L’età media dei partecipanti all’edizione 2021 è di 28 anni e vedono una perfetta parità tra uomini e donne. Inoltre, rappresentano in egual misura ogni area del nostro Paese, da Nord, Centro e Sud.
I giovani professionisti saranno impegnati a sviluppare forme e strumenti di comunicazione innovativi per veicolare in modo efficace la necessità di non trascurare le vaccinazioni “di routine” e rispettare le scadenze vaccinali dei programmi ministeriali, evitando che l’emergenza pandemica porti a trascurare queste preziose azioni di prevenzione. Una forma essenziale di tutela della salute per milioni di persone che proprio a causa del COVID-19 rischia di essere trascurata, insinuando pericolosi effetti collaterali che minacciano di diventare un vero e proprio dramma sotterraneo. Secondo un’indagine della Società Italiana di Pediatria (SIP), più del 30% delle famiglie italiane ha deciso infatti, nella prima fase della pandemia, di non vaccinare i propri figli per paura di un potenziale rischio di contagio, lasciandoli però esposti al rischio di incorrere in altre patologie infettive prevenibili con la vaccinazione.
Secondo un sondaggio di UNICEF, OMS e Gavi, inoltre, ben tre quarti degli 82 Paesi che hanno risposto hanno riportato interruzioni legate alla COVID-19 nei loro programmi di immunizzazione a partire da maggio 2020, mentre sempre WHO e UNICEF hanno dichiarato che il 2020 potrebbe aver segnato la prima diminuzione in 28 anni del tasso di immunizzazione tra i bambini. Non a caso, l’OMS e il Calendario per la vita, frutto della collaborazione dei maggiori esperti delle società scientifiche italiane che si occupano di vaccinazioni, hanno entrambi indicato lo stravolgimento dei calendari vaccinali come una delle insidie maggiori che negli ultimi mesi si sono celati sotto la tragedia della pandemia.
Gli specializzandi delle scuole di specializzazione di igiene lavoreranno insieme ad hackathoners, esperti e appassionati di design della comunicazione in un vero e proprio Acceleration program che si svilupperà tra maggio e ottobre al fine di realizzare campagne di sensibilizzazione rivolte sia agli addetti ai lavori che alla popolazione con l’obiettivo di far luce su uno degli aspetti collaterali più delicati e insidiosi generati dall’attuale contesto sanitario emergenziale.
“L’emergenza sanitaria ha generato paura e giustamente catalizzato su di sè l’informazione. Con questa terza edizione di #PerchèSì vogliamo accendere i riflettori su tutte quelle importanti misure di prevenzione che rischiano di venire trascurate affinchè questa già terribile pandemia non prolunghi ulteriormente i suoi effetti sulle nostre comunità – afferma Mario Merlo, General Manager di Sanofi Pasteur Italia -. Sanofi Pasteur è da sempre in prima linea per promuovere una comunicazione rigorosa, trasparente ed efficace, perchè la salute dei cittadini merita chiarezza e non deve mai essere messa in secondo piano”.
Sanofi Pasteur rilancia così il proprio impegno per una comunicazione chiara efficace e scientifica capace di trasmettere il valore della vaccinazione come elemento primario di prevenzione per l’intera comunità, oltre che, ovviamente, come elemento chiave per superare gli effetti visibili e latenti della pandemia.
Secondo la survey realizzata da Tree per Sanofi Pasteur nell’ottobre 2020, che ha coinvolto operatori sanitari impegnati in prima linea nella lotta contro il COVID-19 e già partecipanti alle prime due edizioni di #PerchèSì, il 75% dei rispondenti ha dichiarato che i cittadini hanno lamentato scarsa affidabilità delle informazioni provenienti dai media in materia di vaccini. Non a caso, 1 operatore su 2 ha indicato che la priorità principale durante e dopo la pandemia è stata quella di sensibilizzare le persone sui pericoli e sulle pratiche di prevenzione. In merito, ben 7 operatori su 10 reputano i social media la prima scelta tra gli strumenti da schierare per comunicare il valore della vaccinazione, seguiti da comunicazioni personalizzate in base al target (6 operatori su 10). Da qui la necessità di ripensare al modo di dialogare con le persone su tematiche così importanti.
I partecipanti al contest e all’hackathon virtuale lavoreranno insieme fino a ottobre 2021 per poi lasciare spazio alla giuria per la valutazione. Una giuria di altissimo livello quest’anno presieduta da Antonio Ferro, presidente SITI, e che comprende Stefano Milano, Docente di Storytelling Scientifico della Scuola Holden, Paolo Iabichino, creativo, Andrea Rossanese, Centro Malattie Tropicali di Negrar, Anna Odone, Professore Ordinario all’Università di Pavia e Direttore della Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva, Tommasa Maio, Responsabile Area vaccini FIMMG-METI, Vera Gheno, socio-linguista. Si esprimerà a fine ottobre e decreterà il team vincitore del master formativo alla Scuola Holden sul ruolo dello storytelling, con un dettaglio anche nella salute.
(ITALPRESS).

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