Paul stende i Clippers, Suns alle Finals Nba dopo 28 anni

Mast New York (Stati Uniti) 27/02/2010 - NBA / New York Knicks-Memphis Grizzlies / foto UPI/Masterphoto/Image Sportnella foto: Toney Douglass ONLY ITALY

LOS ANGELES (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Chris Paul alla fine scoppia in lacrime: per la prima volta in 16 anni di carriera avrà la chance di vincere l’Anello. E’ lui a guidare Phoenix al traguardo, sfoderando una prestazione da 41 punti (di cui 31 nel secondo tempo) allo Staples Center nel 130-130 sui Clippers che chiude la serie sul 4-2. Suns campioni della Western Conference e alla Finals Nba dopo 28 anni di attesa. Scaricato due anni fa dai Rockets, Paul sembrava avviato al declino e invece, dopo l’ottima stagione ai Thunder, lo scorso autunno è approdato a Phoenix per far fare alla squadra di Monty Williams il definitivo salto di qualità. E c’è riuscito, nonostante l’infortunio alla spalla rimediato nella serie di primo turno contro i Lakers e la positività al coronavirus che lo ha costretto a saltare le prime due gare con i Clippers. “Tanta roba”, confessa Paul, 36 anni, che si prende anche una rivincita personale nello stesso palazzetto dove per sei stagioni ha vestito la maglia proprio dei Clippers, senza mai andare oltre il secondo turno dei play-off. Ma oggi la storia è cambiata e Phoenix andrà a caccia del suo primo titolo Nba dopo le sconfitte contro i Boston Celtics nel 1976 (2-4) e i Chicago Bulls di Jordan nel 1993 (2-4). Ma i Suns non sono solo Chris Paul. Devin Booker, a conferma dei progressi evidenziati nelle ultime stagioni, chiude con 22 punti, 19 ne mette Crowder, 16 punti e 17 rimbalzi per Ayton. A rendere ancora meglio l’idea dell’impresa, Phoenix è la prima squadra nella storia Nba a raggiungere le Finals dopo aver fatto da spettatrice ai play-off negli ultimi dieci anni. Escono a testa alta i Clippers, a cui non bastano i 26 punti di Marcus Morris e i 21 punti e 9 rimbalzi di Paul George: gli infortuni, su tutti quello di Leonard, e la stanchezza dopo essere risaliti da 0-2 a 2-2 nella serie, sono stati fatali agli uomini di coach Lue. “Nel primo tempo abbiamo fatto tanti errori per una questione mentale e questo significa che i ragazzi non ce la facevano più”, la sua resa. Phoenix attende ora la vincente di Milwaukee-Atlanta, finale della Eastern Conference: serie sul 2-2, nella notte italiana in programma il quinto round in casa dei Bucks.
(ITALPRESS).

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