PARI IN POLONIA NO PASSO INDIETRO, AZZURRI VICINI ALL’OBIETTIVO

Non tutte le ciambelle riescono col buco. L’Italia a Danzica ha costruito un discreto gioco, ha tenuto per almeno 70′ sotto scacco la Polonia, ma ha tirato poco da fuori, ha avuto due o tre opportunità (una enorme con Chiesa) che non ha saputo tradurre in gol. Così è scaturito il pareggio a reti bianche, risultato raro nella gestione Mancini. Nonostante questo pareggio su un campo non propriamente bello, la nostra Nazionale è in testa alla classifica, perchè -diciamolo chiaro- nel nostro girone non ci sono fenomeni. Contro l’Olanda a Bergamo, vincendo come ad Amsterdam, la squadra azzurra potrà involarsi in classifica e organizzare in casa il proprio girone della fase finale della Nations League, oltre che arrivare da testa di serie al sorteggio mondiale. Abbiamo sempre elogiato la mentalità propositiva che Mancini ha portato nell’ambiente azzurro. A Danzica tuttavia i nostri non sono riusciti a superare lo schieramento chiuso degli avversari. Così il “meraviglioso” attacco manciniano che aveva segnato 53 gol, si è improvvisamente inceppato. E’ anche vero che il celebrato Lewandowski, calatosi in un impianto assai meno organizzato di quello del Bayern e alle prese con una difesa quasi insuperabile come quella azzurra, ha finito per vedere pochi palloni senza rendersi pericoloso ed è stato sostituito; ma il fatto che Chiesa si sia mangiato un gol da due passi, Belotti non abbia mai concluso in porta e Pellegrini si sia dato da fare senza successo come Barella e soci, ha messo in agitazione tutti. Sono state lanciate grida di allarme perchè eravamo abituati a una squadra (quasi) sempre vittoriosa e un “buon” pareggio è stato interpretato come un insuccesso. Dato che non dobbiamo perdere di vista il traguardo finale, cioè quello di vincere il girone e l’Italia è ancora prima, occorre sperare che mercoledì a Bergamo gli azzurri tornino a vincere per staccare il gruppo e involarsi verso il successo nel raggruppamento. Chiaramente Mancini apporterà delle modifiche alla formazione. Chissà se in difesa rivedremo Chiellini e ci sarà posto per il furetto Lazzari, in grado di rianimare il gioco d’attacco con le sue volate sulla corsia laterale. Belotti sarà squalificato e giocoforza dovrebbe scoccare l’ora di Immobile, anche se il tifo per Ciccio Caputo si sta facendo sempre più assordante e non sappiamo perchè il ct abbia tenuto in disparte Immobile a Danzica. Non bisogna sottovalutare neppure l’opzione Kean. E dato che Jorginho non è stato un fenomeno, si potrebbe rivedere in campo dall’inizio Locatelli che ha fatto bene in azzurro e non solo. E chissà se non troverà posto pure Berardi, per una quasi definitiva “sassuolizzazione” della nostra nazionale. Del resto, il Sassuolo di De Zerbi è una delle squadre che gioca il miglior calcio e noi non ci scandalizzeremmo se la scelta di Mancini fosse questa, considerato che gli squadroni sono imbottiti di stranieri e quindi poco possono dare al ct In Bosnia il nuovo tecnico dell’Olanda De Boer non ha visto grandi progressi dei suoi. Ha cambiato parecchie cose, ma il risultato è stato modesto e a Bergamo non ci sarà De Roon per squalifica. I tulipani sono sfioriti e non sono più quelli dei tempi di Cruijff o di Van Basten, che giocavano un calcio avveniristico, a tratti meraviglioso, ma hanno vinto solo un Europeo. Noi retrogradi catenacciari incalliti, quattro Mondiali e un Europeo. Mancini ha cambiato la mentalità del calcio azzurro, facendone una macchina offensiva: vincerà qualcosa ?

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