Parco adiacente a Villa Querini intitolato al poeta Andrea Zanzotto

VENEZIA (ITALPRESS) – “Con questa intitolazione abbiamo voluto dare un segnale forte della presenza di Andrea Zanzotto nella nostra città e raccontare alle giovani generazioni che ci sono persone che hanno lottato per tutta la vita per raccontare quello che difficilmente si può dire, se non attraverso l’anima e il cuore di ognuno di noi”. Con queste parole il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, è intervenuto questa mattina alla cerimonia di intitolazione del parco adiacente a Villa Querini a Mestre, al poeta veneto Zanzotto (10.10.1921 – 18.10.2011). Sono intervenuti, tra gli altri, gli assessori comunali alla Toponomatica, Paola Mar, alla Sicurezza, Elisabetta Pesce, alle Politiche educative, Laura Besio, consiglieri comunali e di Municipalità, oltre al figlio del poeta, Giovanni Zanzotto e all’amico Elio Armano.
Durante la cerimonia l’associazione “Voci di Carta” ha letto alcune poesie del poeta di Piave di Soligo: “E’ un piacere ascoltare le parole di Zanzotto – ha continuato il sindaco – e accolgo la proposta del figlio Giovanni di farne scrivere alcune all’interno del parco, in modo che chi lo frequenta, soprattutto i ragazzi, possa conoscerle. L’intitolazione infatti ha lo scopo di omaggiare uno dei più grandi poeti italiani della seconda metà del Novecento, perché la sua è una poesia di grande innovazione, in quanto nasceva dall’uso del dialetto in chiave rivoluzionaria, rimanendo vicino ai bisogni della gente e portando avanti un grande messaggio ecologista di difesa dell’ambiente e del territorio. Questo era un luogo di degrado – ha aggiunto – ma lo abbiamo restituito alla città e non solo: Villa Querini è diventata la casa degli assessori, abbiamo lottato per ridare questo parco alle famiglie e ai bambini, qui dietro nascerà la stazione ferroviaria della Gazzera e nell’area dell’ex Umberto I nascerà un nuovo pezzo di città e questo sarà un giardino centrale per Mestre”.

Infine anche l’amico Armano e l’assessore Mar si sono soffermati sull’importanza della figura del poeta che, nel corso della sua vita e della sua carriera, ha saputo affrontare temi di stretta attualità senza mai perdere di vista il territorio e i suoi abitanti, ma anzi interpretandone lo spirito e il carattere: “La poesia riesce a trasmettere dei concetti in maniera evocativa – ha ribadito l’assessore Mar – e degli stati d’animo, in modo molto più incisivo della prosa. Tra le tante poesie di Zanzotto quelle che amo di più riguardano il paesaggio, il paesaggio latente, ovvero una percezione di esso che può essere anche distorta rispetto alla realtà. E questo parco cittadino, con i suoi alberi iscritti nell’elenco degli alberi monumentali italiani, è diventato il luogo in cui ognuno di noi si può fermare, pensare, entrare in contatto con la natura e trovare il tempo della riflessione, quello stesso tempo che fa parte della poetica di Zanzotto”.

foto: ufficio stampa Comune di Venezia

(ITALPRESS).

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