Il Papa al Quirinale, Mattarella “Rilanciare la soluzione due popoli due Stati”. Leone XIV “Lavorare per la pace nel mondo”

ROMA (ITALPRESS) – Papa Leone XIV, accompagnato da 12 corazzieri in moto e 32 a cavallo, ha incontrato al Quirinale in visita ufficiale il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

“Questa cerimonia vuol suggellare, anche oggi, il legame imprescindibile tra Santa Sede e Italia e rappresenta un gesto di omaggio nei Suoi confronti da parte dell’intera Italia, a nome della quale – assieme alle istituzioni della Repubblica qui presenti – desidero esprimere sentimenti di affettuosi auguri per l’Alto Magistero che il Conclave Le ha affidato”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

“In Medio Oriente, alla ferita atroce dell’attacco terroristico del 7 ottobre 2023, ha fatto seguito una reazione, che ha superato non soltanto criteri di proporzionalità, ma anche i confini di umanità. Oggi c’è ‘una scintilla di speranza’ – come Vostra Santità ha rimarcato – che va sostenuta con convinzione”. “La liberazione degli ostaggi rimasti in vita è di grande valore e coinvolge quanti hanno a cuore civiltà e dignità delle persone, rivolgendo un pensiero a coloro che sono morti in quella crudele condizione di prigionia”, aggiunge. Il cessate il fuoco a Gaza consente di iniziare a porre riparo a quella popolazione civile, così provata da brutale sofferenza. Ci auguriamo che il negoziato in atto sulle tappe successive si concluda positivamente e conduca, al più presto, a un’interruzione definitiva delle ostilità e delle violenze nella Striscia, a beneficio anche della generale stabilità del Medio Oriente e dei Luoghi Santi”. 

E’ necessario “rilanciare la soluzione di uno Stato per ciascuno di due popoli, la sola in grado di consentire la possibilità di un futuro in cui tutti – Israele e Palestina – trovino pace e sicurezza”.

“Vorrei riaffermare che la pace vera, duratura, risiede nell’animo dei popoli. Diversamente, sotto la cenere della fine delle violenze cova il rancore, pronto a divampare nuovamente alla prima occasione che possa essere sfruttata, per rendersi conto allora che la fine delle violenze si trasforma, purtroppo, in una parentesi tra due esplosioni”. “Ucraina e Medio Oriente sono solo due dei principali scenari di guerra, quelli a noi più vicini. Il numero dei conflitti e delle crisi umanitarie in corso è purtroppo ben più alto, come Vostra Santità più volte ci ha ricordato. Anzi – osserva -, di fronte a tanta efferatezza un rischio che non possiamo sottovalutare è che – accanto ai tanti che si sentono chiamati all’opera di costruire la pace – parte dell’opinione pubblica rimanga come assuefatta, che la sofferenza di milioni di esseri umani non scuota più le coscienze”.

PAPA “LAVORARE PER RISTABILIRE PACE IN OGNI PARTE MONDO”

“Come purtroppo appare evidente, viviamo tempi in cui, assieme a tanti segni di speranza, molte sono le situazioni di grave sofferenza che feriscono l’umanità a livello mondiale e richiedono risposte urgenti e al tempo stesso lungimiranti. Il primo impegno che, in proposito, desidero richiamare, è quello per la pace”. Cosi Papa Leone XIV, in occasione della visita ufficiale al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al Quirinale. “Sono numerose le guerre che devastano il nostro pianeta, e guardando le immagini, leggendo le notizie, ascoltando le voci, incontrando le persone che ne sono dolorosamente colpite riecheggiano forti e profetiche le parole dei miei Predecessori. Rinnovo pertanto l’appello accorato affinché si continui a lavorare per ristabilire la pace in ogni parte del mondo e perché sempre più si coltivino e si promuovano i principi di giustizia, di equità e di cooperazione tra i popoli che ne sono irrinunciabilmente alla base”, ricorda.

“Esprimo gratitudine per l’assistenza che questo Paese offre con grande generosità ai migranti, che sempre più bussano alle sue porte, come pure il suo impegno nella lotta contro il traffico di esseri umani. Si tratta di sfide complesse dei nostri tempi, di fronte alle quali l’Italia non si è mai tirata indietro. Esprimo il mio apprezzamento per l’impegno del Governo italiano in favore di tante situazioni di disagio legate alla guerra e alla miseria, in particolare nei confronti dei bambini di Gaza, anche in collaborazione con l’Ospedale Bambino Gesù. Si tratta di contributi forti ed efficaci per la costruzione di una convivenza dignitosa, pacifica e prospera per tutti i membri della famiglia umana”. “Incoraggio a mantenere sempre vivo l’atteggiamento di apertura e solidarietà. Al tempo stesso – sottolinea – vorrei richiamare l’importanza di una costruttiva integrazione di chi arriva nei valori e nelle tradizioni della società italiana, perché il dono reciproco che si realizza in questo incontro di popoli sia veramente per l’arricchimento e il bene di tutti. In proposito, sottolineo quanto sia prezioso, per ciascuno, amare e comunicare la propria storia e cultura, con i suoi segni e le sue espressioni: più si riconosce e si ama serenamente ciò che si è, più è facile incontrare e integrare l’altro senza paura e a cuore aperto”.

Giova certamente il comune impegno che lo Stato Italiano e la Santa Sede hanno sempre profuso e continuano a porre in favore del multilateralismo. Si tratta di un valore importantissimo. Le sfide complesse del nostro tempo, infatti, rendono quanto mai necessario che si ricerchino e si adottino soluzioni condivise. Perciò è indispensabile implementarne dinamiche e processi, richiamandone gli obiettivi originari, volti principalmente a risolvere i conflitti e a favorire lo sviluppo, promuovendo linguaggi trasparenti ed evitando ambiguità che possono provocare divisioni”, aggiunge.

Sul calo della natalità, aggiunge: “Negli ultimi decenni assistiamo in Europa, come sappiamo, al fenomeno di un notevole calo della natalità. Ciò richiede impegno nel promuovere scelte a vari livelli in favore della famiglia, sostenendone gli sforzi, promuovendone i valori, tutelandone i bisogni e i diritti”. ‘Padre’, ‘madre’, ‘figlio’, ‘figlia”, ‘nonno’, ‘nonna’, sono, nella tradizione italiana, parole che esprimono e suscitano naturalmente sentimenti di amore, rispetto e dedizione, a volte eroica, al bene della comunità domestica e dunque a quello di tutta la società”. “Vorrei sottolineare l’importanza di garantire a tutte le famiglie il sostegno indispensabile di un lavoro dignitoso, in condizioni eque e con attenzione alle esigenze legate alla maternità e alla paternità – prosegue -. Facciamo tutto il possibile per dare fiducia alle famiglie, soprattutto alle giovani famiglie, perché possano guardare serenamente al futuro e crescere in armonia”

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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