Occhiuto “Operazione verità sulla sanità in Calabria”

CATANZARO (ITALPRESS) – “Ho voluto fare un’operazione verità, sento spesso dire che si sta facendo poco nella sanità e che governiamo solo con spot, ma quanto fatto con il reclutamento è un risultato storico mai avvenuto in 15 anni di commissariamento”. Lo ha detto il presidente della Regione e commissario ad acta della sanità calabrese, Roberto Occhiuto, in occasione di una conferenza stampa a Catanzaro, nel commentare i dati relativi alle nuove assunzioni nella sanità: dall’1 gennaio 2022 al 30 aprile 2023 si è toccato quota 2.191, di questi 1.450 assunti a tempo indeterminati, 1.080 a tempo determinato e 741 precari stabilizzati, con un saldo positivo di circa 900 unità, considerando il numero dei pensionamenti che ammontano a 1.300 circa.
“Se non avessimo proceduto a queste assunzioni, molti ospedali della Calabria oggi sarebbero chiusi”, ha sottolineato Occhiuto – affiancato dal sub commissario Ernesto Esposito, dal dg del Dipartimento regionale Salute, Iole Fantozzi, e dal commissario di Azienda Zero, Giuseppe Profiti – aggiungendo che, per rendere il servizio sanitario regionale pienamente a regime, vanno reperite ancora 2 mila unità di personale. “I tavoli romani, che ci hanno chiesto più volte di procedere con le assunzioni, dovrebbero guardare questi dati e confrontarli con quelli prodotti dai commissari precedenti. Sono gli stessi tavoli che hanno disposto, nel 2008, il blocco delle assunzioni in Calabria, creando questo disastro. Il problema del reclutamento dei medici e del personale sanitario è gigantesco in tutt’Italia, qui abbiamo fatto un miracolo in considerazione della circostanza che il sistema sanitario calabrese non è attrattivo. Il lavoro che abbiamo prodotto in questo anno e mezzo è un stato titanico, anche in ragione del fatto che abbiamo trovato un’organizzazione burocratica e amministrativa fatiscente”.
Il Governatore ha poi evidenziato che “in Italia mediamente c’è una percentuale che si aggira intorno al 9-10% di inidonei a lavorare negli ospedali e nei presidi sanitari, numero che in Calabria è molto più alto, soprattutto in provincia di Reggio Calabria. Il blocco del turn over ha impedito un ricambio generazionale, il personale del comparto ha un’età media più alta del resto del Paese, ma inizio a pensare che ci siano state pratiche che hanno condotto a rendere inidonei al servizio anche professionisti o personale che forse inidoneo non era”. Riguardo agli obiettivi futuri, il prossimo step sarà “la chiusura dei bilanci, che faremo entro il 30 giugno – ha continuato Occhiuto -. Anche questa è un’operazione storica, perchè ci sono aziende che non hanno mai chiuso i bilanci negli ultimi anni, dopo procederemo a pagare i debiti della sanità calabrese, contribuendo a far uscire l’Italia dalla procedura di infrazione che la Commissione europea ha dichiarato a causa del ritardo dei pagamenti nella sanità calabrese”.
Lo stesso Occhiuto ha anche annunciato il prossimo arrivo di altri 126 medici cubani negli ospedali regionali: “Saranno destinati in base al fabbisogno oggettivo, con priorità alle Asp di Crotone e di Vibo Valentia. Finora hanno lavorato con grande soddisfazione dei loro colleghi e dei pazienti, tant’è che non c’è stata una sola polemica che ha riguardato la qualità dell’assistenza. Diversi governatori in Italia mi stanno chiedendo come poter ripetere, nella loro regione, l’esperienza che abbiamo fatto in Calabria vincendo le critiche di tutti”.
foto credit photo agenziafotogramma.it
(ITALPRESS).

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