Non solo Natale e Capodanno, l’inverno si allunga e il viaggio si progetta. I dati dell’osservatorio ASTOI

ROMA (ITALPRESS) – L’Osservatorio ASTOI Confindustria Viaggi, l’Associazione che rappresenta i Tour Operator a livello nazionale, analizza e interpreta i comportamenti degli italiani nei confronti delle vacanze e dei viaggi durante i periodi di Natale, Capodanno ed Epifania, offrendo una lettura aggiornata di dati, tendenze e dinamiche di acquisto del Turismo Organizzato. I risultati evidenziano come l’inverno non sia più concentrato esclusivamente sulle festività, ma si configuri come una stagione di viaggio più lunga e articolata, caratterizzata da una domanda solida e ben distribuita nel tempo. Il quadro complessivo rimane ampiamente positivo e conferma il ruolo centrale del Turismo Organizzato nelle scelte di viaggio degli italiani. Non solo Natale e Capodanno, dunque, ma un inverno che si estende, con partenze distribuite, prenotazioni anticipate e una domanda orientata verso esperienze di qualità e destinazioni di lungo raggio.

Emerge un’evoluzione strutturale della domanda: il viaggio viene pianificato con maggiore anticipo e consapevolezza, distribuito su più settimane e curato in tutti i suoi aspetti – dalla scelta della destinazione alla qualità dei servizi, fino alle coperture assicurative – per essere vissuto come un’esperienza completa, non più come una semplice “fuga”. Nel periodo delle festività di fine anno, i Tour Operator ASTOI registrano in media una crescita dei ricavi del 10% e di circa il 7% dei passeggeri, rispetto allo scorso anno, nonostante un contesto ancora segnato da incertezze economiche e instabilità geopolitica. Un risultato che conferma la solidità del Turismo Organizzato e la capacità del settore di intercettare una domanda sempre più orientata alla qualità, alla sicurezza e alla professionalità. Questo andamento si inserisce in un contesto globale favorevole: l’industria dei viaggi cresce a un ritmo superiore rispetto all’economia mondiale e arriverà a generare nei prossimi dieci anni circa il 12% del PIL globale (Global Travel Report – Tourism Economics).

Accanto al tradizionale picco delle festività, la finestra delle partenze fra il 1° e il 10 gennaio registra un incremento medio del 10% rispetto allo scorso anno grazie a una maggior attrattività dei prezzi. Capodanno resta il momento più richiesto, ma è seguito da una seconda importante onda stagionale, sostenuta soprattutto dal lungo raggio e dai viaggi di gruppo. La domanda per Natale, Capodanno e inizio gennaio mostra un forte orientamento verso il lungo raggio: Thailandia e Maldive guidano le preferenze, affiancate da Kenya, Zanzibar, Stati Uniti e Argentina, molto richieste anche per i viaggi itineranti. Buona la performance dei tour nel Sud-Est Asiatico. Sul medio raggio domina il Mar Rosso, seguito da Oman e Dubai, mentre cresce l’interesse per i tour in Turchia e per l’Arabia Saudita. Riscuote molti consensi anche il Marocco.

In Europa, Finlandia e Norvegia si confermano regine dell’inverno grazie alle winter experience e ai paesaggi innevati. In Italia, tengono molto bene i soggiorni in montagna e le città d’arte, scelte privilegiate per il Capodanno. Completa il quadro il comparto crocieristico e nel periodo delle festività si conferma una componente rilevante dell’offerta invernale, intercettando una domanda in crescita orientata a esperienze di festa e condivisione. Il comparto continua a mostrare performance solide: secondo il CLIA State of the Cruise Industry Report 2025, i passeggeri globali passano da 34,6 milioni nel 2024 a 37,7 milioni nel 2025. Particolarmente significativo l’interesse crescente dei Millennials, attratti dal buon rapporto qualità-prezzo, dalla varietà degli itinerari e da un’offerta a bordo e a terra sempre più esperienziale.

Il viaggio viene sempre più vissuto come un progetto pianificato e consapevole. Oltre il 70% delle prenotazioni avviene con 60-90 giorni di anticipo, mentre il last minute resta marginale e concentrato su poche destinazioni. Questo approccio si riflette anche nelle tipologie di vacanza scelte: prevalgono i viaggi di gruppo organizzati, affiancati da una forte domanda di tour individuali e itinerari su misura, in particolare sul lungo raggio, con una forte richiesta di esperienze autentiche. Il soggiorno mare resta una delle formule più richieste per le festività, spesso combinato con esperienze culturali o tour, mentre in Italia tengono molto bene la montagna e i long weekend. In questo contesto, aumenta in modo significativo anche la richiesta di coperture assicurative, in particolare le polizze mediche e contro l’annullamento, ormai percepite come parte integrante del pacchetto. La maggiore complessità dei viaggi, soprattutto verso mete lontane, e il valore attribuito al supporto del Tour Operator rendono la protezione un elemento essenziale per vivere il viaggio in piena sicurezza e serenità.

La durata media delle vacanze si attesta intorno agli 8/9 giorni, con differenze significative in base alla destinazione: 3-5 giorni in Italia, 5-8 giorni sul medio raggio e fino a 10-11 giorni sul lungo raggio. Sul fronte dei prezzi si registra una sostanziale stabilità, con aumenti contenuti tra il 3% e il 5%, più marcati sul lungo raggio, mentre corto e medio raggio rimangono complessivamente in linea con lo scorso anno. La scelta dei viaggiatori è sempre meno guidata dal prezzo in senso stretto e sempre più orientata alla qualità dell’esperienza e al valore complessivo dell’offerta. Il costo medio si colloca tra 2.500 e 3.000 euro a persona, con un range che va dai 600-800 euro per il corto raggio ai 1.400-1.600 euro per il medio raggio, fino a 3.300-3.800 euro e oltre per il lungo raggio, dove incidono in modo rilevante circuiti e viaggi tailor made ad alta componente esperienziale.

L’andamento complessivo dell’inverno 2025/26 conferma un quadro estremamente positivo: il periodo dicembre-marzo registra una crescita media del 15%, sia in termini di volumi sia di passeggeri. La performance è trainata in particolare dal lungo raggio, che si conferma il principale motore della stagione, e da una distribuzione più equilibrata delle partenze nel corso dei mesi invernali, con gennaio e febbraio che rafforzano il proprio peso rispetto al passato. L’inverno replica quindi i meccanismi dell’estate, diviene una stagione di viaggio strutturata, non più limitata ai picchi festivi. Guardando al 2026, i Tour Operator ASTOI prevedono uno scenario ancora positivo, seppur caratterizzato da una crescita più contenuta rispetto agli ultimi anni. Le stime indicano un incremento medio compreso tra l’8% e il 10%, con alcuni operatori che prevedono performance anche migliori. La domanda continuerà a concentrarsi sui viaggi esperienziali, spesso in piccoli gruppi o costruiti su misura.

Si confermano centrali l’advance booking, una forte attenzione al rapporto qualità-prezzo e al valore percepito, insieme alla ricerca di contenuti di viaggio più autentici e personalizzati. Un quadro pienamente coerente con i mega-trend internazionali, che indicano un turismo in crescita trainato da personalizzazione, sostenibilità, tecnologie digitali e intelligenza artificiale, nel quale il Turismo Organizzato continua a rappresentare un punto di riferimento per progettare viaggi complessi e ad alto contenuto.

“I dati dell’Osservatorio ASTOI confermano che anche il viaggio invernale è entrato in una fase di maturità: non più una scelta impulsiva, ma un progetto consapevole, analizzato e definito – è il commento del Presidente ASTOI Confindustria Viaggi, Pier Ezhaya -. Nel pubblico si rafforza la voglia di viaggi esperienziali, che uniscano scoperta, relazione con i territori e partecipazione attiva. Aumentano i viaggi legati alle passioni e la richiesta di viaggi di gruppo, che offrono contenuto e condivisione. Il “cosa” e il “come” diventano quasi importanti quanto il “dove”, chiari indirizzi che i Tour Operator sono pronti a interpretare. Dopo un triennio di dati positivi, il 2026 sarà un anno di continuità, con una crescita solida e strutturale; il viaggiatore pianifica prima, si informa di più, valuta con attenzione il rapporto qualità-prezzo e affida con maggiore fiducia l’organizzazione del viaggio a professionisti che garantiscano affidabilità, competenza e personalizzazione. Tecnologia e intelligenza artificiale rappresentano strumenti sempre più importanti per migliorare efficienza, personalizzazione e servizio, senza sostituire il fattore umano”, conclude Ezhaya.

– foto ufficio stampa ASTOI Confindustria Viaggi –

(ITALPRESS).

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