NAPOLI IN FESTA E JUVENTUS SECONDA

La festa-scudetto del Napoli davanti ai propri tifosi in delirio, il secondo posto conquistato dalla Juve e la netta vittoria delle squadre milanesi su quelle romane, lo scatto in avanti del Verona, sono i fatti salienti di questa giornata quasi estiva e ricca di emozioni. Al Maradona, contro una buona Fiorentina, Spalletti ha fatto giocare Gollini, Demme, Ostigard e Raspadori. Coreografie e atmosfera incomparabili. Panem et circenses. Ebbro di gloria, il Napoli ha perso Lozano, ma ha vinto la partita. Dopo un rigore parato da Terracciano a Osimhen, lo stesso nigeriano ne ha segnato un altro (23.mo gol). Quello che non riusciamo a capire è come, in un momento di giubilo e felicità collettiva, saltino fuori voci di incomprensioni fra il presidente e l’allenatore, si parli della partenza di qualche giocatore e del direttore sportivo, si faccia il nome del nuovo tecnico. Qualcuno ne avrà parlato in giro… A Bergamo la Juve con un gol del baby londinese Iling e col raddoppio di Vlahovic (oggetto di pesanti insulti) ha raggiunto il secondo posto. Atalanta spuntata e sfortunata (pali di Scalvini e Zappacosta). Bianconeri davanti alla Lazio e Dea fuori dal giro Champions. Nel confronto incrociato Roma-Milano, supremazia delle squadre lombarde che hanno fatto l’en plein. Il Milan ha vinto nettamente contro una Lazio in cattiva giornata: la difesa di Sarri è stata a guardare Bennacer dopo aver scambiato con Giroud e Hernandez fare settanta metri per andare a segnare. Ma Pioli forse ha perso Leao per il derby di Champions. L’attacco biancoceleste è stato evanescente. Così il Milan può ancora sperare in uno dei primi quattro posti, mentre la Lazio ha perso il secondo posto. All’Olimpico la rimaneggiata (e sovraeccitata: Mou ce l’ha sempre con qualcuno) Roma ha ceduto all’Inter. Dimarco ancora a segno. Lukaku ha raddoppiato su erroraccio di Ibanez. Giallorossi ora settimi e fuori dalla Champions, l’Inter in corsa per il secondo posto alla vigilia del derby di Champions. Pensiamo che difficilmente ci sarà spazio per gli altri in Europa, anche se ci sono dodici punti ancora da assegnare e aritmeticamente tutto è possibile. Il Bologna nel Monday Night sarà alle prese col derby sul campo del Sassuolo senza Soumaoro (infortunato, in campo Bonifazi) e lo squalificato Kyriakopoulos. Fra i sassuolesi tornerà Lopez, sospesi Pinamonti e Zortea. All’andata 3-0 per i rossoblu. Arbitrerà madame Ferrieri-Caputi. Il Torino che stava vincendo con un gol di Sanabria, si è fatto raggiungere dal Monza che ha continuato nella propria serie positiva con un eurogol di Caprari. Mirano alla tranquillità nel posticipo i protagonisti di Empoli-Salernitana (arbitro Volpi). Campani in serie positiva da dieci giornate. Squalificato il granata Bradaric. All’Arechi 2-2. In zona salvezza, il Verona ha staccato lo Spezia di tre punti, vincendo a Lecce con un gol di Ngonge. Montipò e il palo hanno salvato gli scaligeri. Ora rischiano anche i salentini. Nello spareggio dello Zini, lo Spezia aveva attaccato, Carnesecchi fatto miracoli, ma la Cremonese aveva vinto con i gol di Ciofani e Vasquez. Traversa di Shomurodov. Terza sconfitta consecutiva per i liguri. I grigiorossi sperano nella salvezza. A Udine giocherà una Sampdoria ultima e scoraggiata: Amione sospeso, in campo Oikomonou e disponibile Djuricic. All’andata la squadra di Sottil (che non cambierà formazione) vinse per 1-0. Fischierà Baroni. Intanto, con il Frosinone, è tornato in A anche il Genoa. Nella città della Lanterna c’è chi sale e chi scende. E adesso le Coppe: auguri alle nostre squadre.

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