Montecarlo, Ogier e gomme soft dominano una gara inedita

MONTECARLO (MONACO) (ITALPRESS) – Il Rally di Montecarlo che non ci si aspettava, per temperature e condizioni dell’asfalto insolite, si è concluso come era iniziato: con il dominio di Sebastien Ogier, che il venerdì ha allungato sui concorrenti e poi ha gestito con saggezza il vantaggio fino alla fine, lasciando i rischi agli inseguitori. Dominatrici indiscusse della prima gara del mondiale anche le gomme soft (seconda scelta a Montecarlo), che hanno confermato ampia versatilità e affidabilità pur in condizioni tipiche da hard. Buona la prima anche per le nuove supersoft, usate spesso dai piloti per risparmiare le gomme a mescola morbida, oltre che per affrontare le insidie specifiche delle prove speciali.
Le insolite condizioni climatiche e, conseguentemente, quelle dell’asfalto hanno fin da subito alzato l’asticella della sfida per tutti i piloti, chiamati a gestire al massimo delle possibilità le gomme allocate per la gara. Tutte le 18 prove speciali sono state caratterizzate da tempo sereno, fondi stradali asciutti, come a Montecarlo non se ne erano mai visti, e temperature più alte anche delle previsioni iniziali.
A queste condizioni, tipiche di una pura gara da asfalto, si sono aggiunte le insidie derivanti dai tagli profondi, dallo sporco accumulato passaggio dopo passaggio e dalla presenza di pietre sul percorso di gara, tanto che nel pomeriggio di sabato il rischio, rimasto tale, di danni alle gomme è stato alto.
La strategia gomme è stata di fatto obbligata dalle circostanze: al sabato, i piloti hanno puntato a risparmiare quante più gomme morbide, ovvero quelle che meglio potevano adattarsi alle condizioni attese per la domenica. L’impresa è riuscita bene, tanto che i piloti Toyota e Hyundai hanno affrontato le prove dell’ultima giornata con 5 gomme soft nuove ciascuno e quelli M-Sport con 4. Diversa la situazione al venerdì. Al mattino la scelta gomme preferita è stata 4 soft e 2 supersoft, ma non è mancato chi ha puntato sulla combinazione 3-3 (Kalle Rovanpera, Thierry Neuville e Dani Sordo); al pomeriggio l’approccio si è ribaltato, con la maggioranza dei team che hanno preferito uscire con un numero uguale di P Zero SA e P Zero SSA.
Le specifiche invernali, le Pirelli Sottozero, non sono state mai neanche considerate dai piloti (eccetto che per Loubet il venerdì pomeriggio). “Le gomme morbide sono state sottoposte a uno stress davvero notevole e devo ammettere di essere anche io un pò sorpreso dalla prestazione offerta, che è andata oltre le aspettative, soprattutto in termini di usura e resistenza, benchè non fossero la scelta più adatta per queste condizioni – il commento di Terenzio Testoni, rally activity manager Pirelli -. I piloti avrebbero preferito una gomma più dura, perchè più stabile, ma allo stesso tempo hanno apprezzato il contenuto degrado della soft. Alla fine, hanno saputo leggere con equilibrio la situazione e trarre il massimo da ciò che avevano a disposizione, che è poi la qualità principale di un professionista di questa disciplina, priva di certezze per tutti. Speriamo che la Svezia non ci riservi soprese particolari e che possa essere la gara tipicamente invernale che conosciamo”.
– foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS).

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