MIGRANTI, LAMORGESE “L’ITALIA NON È PIÙ SOLA”

“C’è un clima positivo. Abbiamo sempre detto che chi arriva in Italia o a Malta arriva in Europa. Questo concetto fa parte oggi del comune sentire. Abbiamo trovato grande collaborazione e volontà di procedere insieme. Porteremo a ottobre una bozza di accordo, sarà aperta anche agli altri Stati. Abbiamo un progetto ambizioso ma siamo partiti col piede giusto”. Lo ha detto la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese, nel corso delle dichiarazioni alla stampa dopo il vertice sull’immigrazione che si è tenuto a Malta.

“Abbiamo raggiunto risultati concreti: si parla di principio di rotazione su base volontaria dei porti, della distribuzione automatica dei migranti richiedenti asilo su tutti i Paesi che poi aderiranno a questo accordo. L’accordo verrà portato in Europa i primi di ottobre, speriamo che ci sia condivisione sempre maggiore anche da parte degli altri Stati. Al momento il 99% di chi arriva fa domanda di asilo, con questa bozza di accordo ogni Stato avrà la sua quota di migranti e quello Stato farà i colloqui”, ha detto a Sky TG24 la ministra Lamorgese.

“Laddove non vengano riconosciuti i requisiti per poter procedere a un riconoscimento, sarà lo stato ricevente, lo stato che fa le interviste, che poi provvederà al rimpatrio. Nel momento in cui dall’Italia verranno mandati in altri Paesi noi non li avremo più nel nostro database, Eurodac farà sì che ognuno avrà la sua ripartizione. Di fatto è un superamento del principio di primo ingresso – ha aggiunto -. Nell’accordo è stato anche inserito l’intento di procedere quanto prima a rivedere le norme sul diritto d’asilo”.

“Siamo soddisfatti dei risultati che abbiamo ottenuto: l’Italia non è più sola, arrivare in Italia o a Malta significa arrivare in Europa e su questo concetto c’è ampia condivisione di tutti. Faranno parte di questo accordo i migranti che vengono salvati in mare, sia dalle Ong, sia da nostre navi, anche militari, o da altre imbarcazioni. I barchini restano da noi. Lì ci sarà un problema di evitare queste partenze, in questo devo dire che con la guardia costiera libica e quella italiana i controlli ci sono”, ha concluso la ministra.

 

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