Senza Cristiano Ronaldo il Portogallo fa sicuramente meno paura. In ogni caso l’Italia deve anzitutto pensare a se stessa, scacciando i dubbi sorti in particolar modo dopo il primo tempo con la Polonia e mostrando personalità a Lisbona, al cospetto dei campioni d’Europa. Roberto Mancini non appare preoccupato alla vigilia della seconda sfida di Nations League: “Quella contro la Polonia e’ stata la prima partita ufficiale con i tre punti in palio, prima o poi la troveremo la formula giusta, bisogna avere un po’ di pazienza, ma in Italia non esiste avere pazienza, quindi speriamo di trovarla in fretta la formula giusta”, racconta il ct della Nazionale in conferenza stampa al fianco di Ciro Immobile. “Le critiche non mi preoccupano – assicura -. Voi fate il vostro lavoro e ognuno vede il calcio come vuole, ognuno ha la propria visione e sinceramente non mi preoccupo piu’ di tanto. Si puo’ anche essere abituati e non leggo neanche tanto. Sono abbastanza cosciente da capire quali sono gli errori, che ci sono sempre anche in una partita quasi perfetta, e capire cosa si puo’ fare e cosa no”.
Mario Balotelli, come altri, ha deluso a Bologna: “Puo’ capitare di giocare male, quando si gioca bene si prendono tanti elogi, se non si fa bene arrivano tante critiche, fa tutto parte del calcio e della vita di un calciatore – prova a minimizzare Mancini -. Jorginho? Nel primo tempo c’era tanta pressione su di lui, ma nel secondo ha fatto la partita che doveva fare nonostante la pressione di Zielinski, ha disputato un’ottima ripresa”. Contro il Portogallo “che rimane forte anche senza Ronaldo, ha giocatori dalla qualità tecnica molto elevata e Bruma, che ho avuto al Galatasaray” l’Italia si presenterà con due sole certezze: Donnarumma tra i pali e Chiesa nel tridente. Non è un indizio, spiega Mancini, neppure la presenza di Immobile in conferenza “perchè la notte porta sempre consiglio e speriamo ne porti di buoni. Siamo all’inizio e i giocatori non sono al massimo della condizione, qualcosa cambieremo”.
L’obiettivo è chiaro: “Andare agli Europei. Contano i tre punti. Non vogliamo arrivare terzi, ma vincere il gruppo”, aggiunge
Mancini che chiede “spensieratezza” e che “i giovani non abbiano
paura”. “E’ importante l’atteggiamento”, sottolinea. Sull’allarme lanciato a proposito dei pochi italiani in campo in A, Mancini dice che “la speranza e’ vederne di piu’. Ci sono italiani bravi che meritano di giocare. Dobbiamo guardare al futuro. Gagliardini? E’ un ottimo giocatore. Puo’ migliorare”.
Nonostante il tentativo di depistaggio del Mancio, toccherà quasi certamente a Immobile guidare l’attacco azzurro. “Gli stimoli ci sono anche vedendo lo stadio, affrontiamo una grande Nazionale, sara’ una partita difficile, ma anche se per poco tempo ci siamo preparati bene”, afferma il bomber della Lazio. “Offensivamente – conclude – si puo’ fare di piu'”.
(ITALPRESS).
MANCINI CHIEDE PAZIENZA “TROVEREMO LA FORMULA”
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