LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – Il gruppo della società civile Occupy Justice ha condannato il funzionario governativo Neville Gafà dopo che è stato ripreso mentre rimuoveva i tributi dedicati alla giornalista assassinata Daphne Caruana Galizia, poche ore dopo le commemorazioni per l’ottavo anniversario del suo omicidio. Riprese con telecamera nascosta hanno mostrato Gafà, impiegato presso l’Ufficio del Primo Ministro, mentre rimuoveva fiori, corone e candele dal Great Siege Memorial intorno alle 3 del mattino di venerdì.
Gli oggetti, deposti da attivisti, familiari e ambasciate straniere, sono stati successivamente trovati nei bidoni della spazzatura nelle vicinanze. Il memoriale è stato preso di mira più volte durante la notte. Occupy Justice ha accusato Gafà di aver ingannato i suoi sostenitori pubblicando un vecchio video che faceva sembrare che i tributi non fossero stati ripristinati. Il gruppo ha chiesto se il primo ministro Robert Abela approvi un simile comportamento da parte di un dipendente pagato dai contribuenti. Il partito centrista Momentum ha chiesto il licenziamento immediato di Gafà, un’indagine trasparente e scuse pubbliche da parte del Primo Ministro.
Il leader Arnold Cassola ha definito l’atto “una palese mancanza di rispetto verso la memoria di una giornalista assassinata”. Diverse ambasciate hanno espresso indignazione dopo che i loro tributi sono stati distrutti. L’ambasciata olandese si è detta “inorridita”, dichiarando: “I vandali possono distruggere i nostri fiori, ma non il nostro sostegno a Daphne.” Le ambasciate irlandese e tedesca hanno condiviso lo stesso sentimento.
Gafà, ex collaboratore controverso dell’ex premier Joseph Muscat, è stato coinvolto in numerosi scandali, tra cui operazioni di respingimento di migranti, un racket di visti libici e minacce contro giornalisti. Nonostante precedenti sentenze a suo sfavore, è stato nuovamente nominato a un incarico governativo nell’agosto 2025. La presidente di Repubblika, Vicki Ann Cremona, ha definito l’atto “un oltraggio alla democrazia” e ha chiesto che Gafà e i suoi superiori siano chiamati a rispondere delle proprie azioni.
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(ITALPRESS).