Malta, altri due siriani denunciati sospettati di terrorismo

MALTA - SALVATAGGIO DEI PROFUGHI SOCCORSI A MALTA (MALTA - 2013-10-12, Ian Noel Pace) p.s. la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – Le indagini della polizia di Malta hanno portato all’arresto di altri tre siriani, due dei quali sono stati posti in custodia cautelare per sospette accuse di terrorismo e l’altro è stato rilasciato su cauzione dopo essere stato accusato di riciclaggio di denaro. I siriani erano stati arrestati in relazione all’inchiesta magistrale recentemente riaperta sulla pubblicazione di materiale relativo al terrorismo sui social media da parte di alcuni cittadini siriani residenti a Malta sospettati di far parte di una cellula terroristica di estremisti islamici. La polizia non ha ancora parlato con tutti i testimoni ma l’indagine si è concentrata su 30 persone, alcune delle quali potrebbero anche essere rinviate a giudizio. Il stuccatore Farhan Mohammed Sheikh, 29 anni, e Abdulla Aliwi, 23 anni, entrambi di Homs, si sono dichiarati non colpevoli delle accuse di terrorismo. L’ispettore della procura ha affermato che uno degli imputati era entrato illegalmente a Malta, non aveva lavoro e non aveva legami con il paese. Uno di loro era addirittura andato in Grecia per richiedere lo status di rifugiato prima di essere rimandato a Malta. La corte ha negato la libertà su cauzione dopo aver ascoltato le osservazioni che hanno descritto la natura delle accuse come “molto gravi”. Ha inoltre sottolineato la necessità di tutelare l’ordine e la sicurezza pubblica. Ebrahim Ahmad, 35 anni, stuccatore di Homs è stato accusato di riciclaggio di denaro e di offerta di servizi bancari illegali. È stato anche accusato di cospirazione per commettere un reato a Malta. Si è dichiarato non colpevole. All’uomo è stata concessa una cauzione a fronte di una cauzione di 40.000 euro e di una cauzione personale di 80.000 euro. La difesa ha informato la corte che Ahmad non era in grado di pagare la cauzione e che a tempo debito avrebbe presentato una richiesta per una variazione delle condizioni della sua cauzione. L’imputato è stato detenuto fino a quel momento.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

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