L’Università Cattolica inaugura l’Anno Accademico nella sede di Roma

ROMA (ITALPRESS) – All’insegna della difesa dei valori fondanti e dell’obiettivo di educare nel modo corretto i futuri medici, il Rettore Franco Anelli ha inaugurato l’Anno Accademico 2023/2024 dell’Università Cattolica del Sacro Cuore presso la sede di Roma. Alla cerimonia hanno preso parte: i rettori delle altre università, diverse autorità come il Ministro della Salute Orazio Schillaci, il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Antonio Tajani e il Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, accompagnato dal Presidente del Consiglio regionale del Lazio Antonello Aurigemma e alcune personalità del mondo della politica. Per l’occasione sono intervenuti il Preside della Facoltà di Medicina e chirurgia professor Antonio Gasbarrini e il Patriarca di Gerusalemme dei Latini, il Cardinale Pierbattista Pizzaballa.
“La sede romana ha superato la crisi grazie a un importante sostegno finanziario dell’Ateneo e ha attinto alle proprie forze per fare in modo che il Gemelli restasse fedele alla propria missione. Il dubbio era che subentrasse un cambio di guida che stravolgesse intenti e principi”, ha detto il Rettore durante il discorso inaugurale “Siamo nella fase di una nuova revisione delle regole di ingresso alle facoltà mediche. Le esamineremo anche nel quadro degli spazi di autonomia che ci sono concessi, ma un punto va riaffermato: la medicina è materia delicata, non si possono fare sconti nell’elargire certificazioni di competenze, occorre che chi ha il titolo abbia conoscenza ed esperienza, perchè se si vuole educare un medico non si può farlo ‘per corrispondenzà. Formare medici non vuol dire costruire macchine antropomorfe che elaborano e sfornano diagnosi e applicano protocolli, ma preparare anime capaci di dialogare. Nonostante in questi anni il Policlinico sia stato portato a livelli estremi di efficienza, il risultato economico dell’attività SSN è negativo, posto che i parametri di remunerazione delle attività erogate sono rimasti quelli del 2011. Non credo esista un’attività economica, in un ambito nel quale l’evoluzione tecnologica è incessante, che possa sostenersi in simili condizioni. Questa paradossale impresa è riuscita”.
“A chi si ostinasse a liquidare il Gemelli come un ‘privatò erogatore di prestazioni sanitari – aggiunge Anelli – è agevole far notare che supera i tetti di prestazioni ambulatoriali e di ricovero di pazienti regionali fissati dal sistema regionale. Nel 2023 sono state svolte attività extrabudget per oltre 5 milioni di euro. L’Università Cattolica è una e unita come non è mai stata nel corso della sua storia. Spero che il lavoro intenso che è stato fatto e i risultati raggiunti verranno preservati con premura e competenza, perchè il passato ci ha insegnato quale può essere la gravità dei pericoli”.
“Sono convinto che qualsiasi politica di sviluppo debba partire dai giovani e ritengo di massima importanza mettere a disposizione un’offerta formativa di qualità, adeguata ai bisogni di una società attraversata da cambiamenti. E’ cruciale saper cogliere le opportunità offerte dall’innovazione in ogni campo del sapere, per accrescere le competenze e le capacità che potremo mettere al servizio dei cittadini”, ha dichiarato il Ministro della Salute Orazio Schillaci.
“L’inaugurazione di un anno accademico è un momento di particolare importanza per la comunità accademica, ma anche per il tessuto sociale di riferimento. Ciò è tanto più vero nel caso dell’Università Cattolica, straordinario laboratorio formativo che continua a registrare dati in crescita, con un ruolo di primo piano nella formazione di personale sanitario. Un contributo prezioso, in un momento segnato da una criticità importante per la carenza di medici e di infermieri. Scontiamo anni di definanziamento della sanità e di vincoli assunzionali che hanno determinato diverse difficoltà. Per affrontarle stiamo facendo un grande lavoro che richiede i giusti tempi. Soluzioni immediate non esistono. Registriamo carenza di aspiranti, soprattutto per alcune aree come la medicina d’urgenza, la rianimazione, le scienze infermieristiche. A queste specializzazioni ‘orfanè, sempre più disertate, dobbiamo prestare particolare attenzione. Siamo impegnati a valorizzare la professione degli operatori sanitari. Abbiamo portato il Fondo sanitario nazionale a un livello mai raggiunto prima. Sono risorse che serviranno a rafforzare i servizi e a pagare meglio gli operatori sanitari, con l’obiettivo di ridurre le liste d’attesa. Sono molti gli obiettivi che abbiamo e tutti convergono verso la massima attenzione per ogni condizione di fragilità” ha concluso Schillaci.
Nel corso della cerimonia è stata pronunciata la prolusione, dal titolo “Prevenzione e stili di vita al femminile: dalla riproduzione alla Medicina di genere”, affidata ai professori Stefania Boccia, Ordinario di Igiene generale e applicata, e Antonio Lanzone, Ordinario di Ginecologia e ostetricia.

– Foto: xf5/Italpress –

(ITALPRESS).

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