L’Italia saluta i Mondiali Cadetti e Giovani con 7 medaglie

FOTO AUGUSTO BIZZI

PLOVDIV (BULGARIA) (ITALPRESS) – La nona e ultima giornata dei Mondiali Giovani e Cadetti Plovdiv 2023, che ha visto le gare a squadre di spada Under 20 chiudere il programma della kermesse iridata, non arricchisce il bottino finale di sette medaglie per l’Italia. Per entrambe le formazione del ct Dario Chiadò in pedana nella domenica di Pasqua, infatti, il sogno della “zona podio” è sfumato nei quarti di finale contro gli Stati Uniti. Tanti rimpianti soprattutto per le spadiste, che hanno sfiorato il colpaccio arrendendosi solo nei secondi conclusivi, mentre più netto è stato il ko degli spadisti.
Nella competizione femminile il team azzurrino formato da Gaia Caforio, Carola Maccagno, Lucrezia Paulis e Vittoria Siletti ha iniziato il suo percorso di gara con il successo per 45-25 sul Brasile. Nella sfida degli ottavi di finale, poi, l’Italia ha piegato la Colombia con il punteggio di 45-34, conquistando il pass per le “top 8”. La squadra italiana ha così trovato nei quarti gli Stati Uniti, lottando punto a punto per l’intero assalto, riuscendo a restare in scia quando le avversarie hanno tentato l’allungo, ma sui titoli di coda sono state le americane a gioire scrivendo il verdetto di 44-40. Le azzurrine però non hanno mollato disputando a testa alta anche il tabellone dei piazzamenti in cui, battendo Uzbekistan prima (45-37) e Ucraina poi (45-34), hanno conquistato il quinto posto finale. L’ostacolo Usa è stato fatale anche per la formazione azzurrina di spada maschile, composta da Fabrizio Cuomo, Simone Mencarelli, Marco Paganelli e Nicolò Del Contrasto. In avvio di giornata, l’Italia nel tabellone da 32 ha superato la Cina con il punteggio di 45-29. Gli ottavi di finale hanno invece proposto un match durissimo ed equilibrato contro la Polonia, che il quartetto italiano ha fatto suo con il risultato di 45-41. Nei quarti l’avversario è stato il team degli Stati Uniti, capace di prendere da subito il comando dell’assalto, imponendosi per 45-27. Dirottata nel tabellone dei piazzamenti, l’Italia ha sconfitto la Corea 45-30, salvo poi perdere con Israele, chiudendo così la sua avventura iridata in sesta posizione. I Mondiali vanno così in archivio con sette medaglie per l’Italia che nel fioretto ha festeggiato a livello individuale l’oro Under 20 di Damiano Di Veroli, l’argento Under 17 di Greta Collini e ancora il bronzo Under 20 di Aurora Grandis, poi sono arrivati gli argenti delle due squadre Giovani di fiorettisti (con Giuseppe Franzoni, Damiano Di Veroli, Raian Adoul e Matteo Marini) e fiorettiste (con Giulia Amore, Aurora Grandis, Matilde Calvanese e Carlotta Ferrari). Due medaglie per la sciabola, con l’argento della squadra femminile Under 20 (composta da Carlotta Fusetti, Michela Landi, Manuela Spica e Maria Clementina Polli) e il bronzo individuale tra i Giovani di Emanuele Nardella. “Ci confermiamo al vertice, e siamo stati competitivi anche in gare in cui qualche medaglia è sfuggita per un pizzico di fortuna – il commento del presidente della Federscherma, Paolo Azzi – Lo scenario schermistico internazionale a livello giovanile è radicalmente cambiato. Non era mai accaduto nella storia che 23 Paesi arrivassero a medaglia, e in questa mutazione epocale l’Italia, insieme all’Ungheria che ha fatto qualcosa in più di noi, è tra le forze tradizionali della scherma mondiale che si consolidano nel novero delle migliori in una sfida sempre più difficile e anche molto affascinante. Complimenti ai ragazzi arrivati a medaglia, con la certezza che si continuerà a lavorare con grandissimo impegno per crescere ancora di più”. Così il vicepresidente vicario della Fis, Maurizio Randazzo, capodelegazione della scherma azzurra a Plovdiv: “Archiviamo la kermesse iridata con un bilancio sicuramente molto positivo per il fioretto, che ha conquistato cinque medaglie e con una menzione speciale per il neo campione del mondo Damiano Di Veroli. Bene i due podi nella sciabola, anche se dispiace per l’argento a squadre delle ragazze che avrebbero meritato l’oro. Peccato per la spada che anche un pò di fortuna avrebbe potuto conquistare di più. In generale i quattro argenti vinti lasciano quel pizzico d’amarezza per un bottino che poteva essere maggiormente ricco, ma i nostri giovani ci sono e posso affermare che siamo moderatamente soddisfatti di questa spedizione”.
– foto ufficio stampa Federscherma –
(ITALPRESS).

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