ROMA (ITALPRESS) – Il 2024 delinea un quadro articolato del fenomeno droga in Italia. Da un lato, i dati confermano una sostanziale stabilità nei principali indicatori epidemiologici con accessi ai servizi di trattamento che non evidenziano scostamenti significativi rispetto agli anni precedenti, dall’altro, emergono elementi di trasformazione qualitativa del mercato, con nuove sfide per la salute pubblica e la sicurezza.
Le sostanze più tradizionali, come cannabis, cocaina e oppiacei, continuano a rappresentare la parte dominante del mercato illecito, ma si riconferma anche una diversificazione dell’offerta, con la permanenza dell’inserimento di Nuove Sostanze Psicoattive (NPS) (tra cui catinoni sintetici, cannabinoidi sintetici e oppioidi sintetici). Tuttavia, i dati disponibili confermano che tali sostanze, pur rappresentando un rischio sanitario rilevante, per fortuna, ad oggi non evidenziano una diffusione ampia nella popolazione giovanile.
Al contrario, i consumi tra gli studenti risultano in calo per quasi tutte le categorie di sostanze. È quanto emerge dalla relazione annuale al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze in Italia del 2025, presentata dal Dipartimento delle politiche contro la droga e le altre dipendenze della Presidenza del Consiglio. “L’intensificazione del lavoro rispetto ad anni passati non ha cercato modifiche legislative, ma si è realizzata sul piano della prevenzione, della cura e del recupero”, scrive il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio con delega alle politiche antidroga, Alfredo Mantovano, nella prefazione.
Nel 2024, il consumo di sostanze tra gli studenti è diminuito rispetto all’anno precedente. Dal 2023 al 2024, il consumo di cannabinoidi è passato dal 22% al 21%, le NPS dal 6,4% al 5,8%, i cannabinoidi sintetici dal 4,6% al 3,5%, gli stimolanti dal 2,9% al 2,4%, la cocaina dal 2,2% all’1,8%, gli allucinogeni dal 2,0% all’1,2%. Solo gli oppiacei restano stabili all’1,2%.
Questi dati indicano una diminuzione del consumo di sostanze più pericolose e complesse, a fronte di un uso ancora significativo della cannabis, che rimane la droga più diffusa tra i giovani. Questa tendenza positiva sembra riflettere l’efficacia delle attività di prevenzione svolte nei contesti territoriali e nelle scuole oltreché un possibile mutamento nei comportamenti giovanili e nella percezione del rischio.
Nel 2024 il NEWS-D, il sistema di allerta rapida per le droghe, ha identificato 79 Nuove Sostanze Psicoattive circolanti sul territorio nazionale. Si tratta di sostanze appartenenti principalmente alle classi dei catinoni sintetici (27%), dei cannabinoidi sintetici (24%), delle fenetilamine (8%) e degli oppioidi sintetici (8%). Il 32% delle segnalazioni in entrata provenienti dall’Italia ha interessato sostanze d’abuso classiche, già inserite nelle Tabelle del DPR n.309/1990, quali delta-9-THC, cocaina, metamfetamina, MDMA (ecstasy), amfetamina, eroina, LSD, psilocina, GBL. Nell’ambito delle azioni previste nel “Piano nazionale di prevenzione contro l’uso improprio di Fentanyl e di altri oppioidi sintetici”, attivato nel mese di marzo 2024, il NEWS-D si è occupato della raccolta e diffusione di documenti relativi all’individuazione sul territorio nazionale di fentanyl e di altri oppioidi sintetici.
Nel 2024, in Italia sono state sequestrate circa 11 tonnellate di cocaina: un quantitativo sensibilmente inferiore rispetto agli anni precedenti, ma che continua a rappresentare, per il quinto anno consecutivo, circa un quarto del totale delle sostanze stupefacenti sequestrate a livello nazionale. In questo contesto, il porto di Gioia Tauro svolge un ruolo cruciale per il traffico di cocaina, con il 40% dei sequestri totali realizzati in Calabria. La cocaina si conferma una delle sostanze con il maggiore impatto sanitario e sociale in Italia. Rappresenta il 35% dei decessi droga-correlati (in linea con il 2023), il 30% dei ricoveri ospedalieri legati a droghe (costante rispetto all’anno precedente). Il 23% degli utenti SerD risulta in carico per cocaina come sostanza primaria di trattamento a cui si aggiungono il 3,3% degli utenti per crack. La cocaina viene frequentemente associata al policonsumo. La sua presenza è rilevata nel 48% delle intossicazioni acute letali secondo i dati riportati dalle tossicologie forensi.
Le analisi effettuate dalle Forze di Polizia su campioni sequestrati evidenziano un incremento dei sequestri di cocaina in polvere a partire dal 2020, con una purezza media che negli ultimi anni si è stabilizzata fra il 67% e il 70%. Per quanto riguarda il crack, oltre a un andamento crescente dei sequestri dal 2019, si registra un aumento significativo dei campioni con un’elevata concentrazione di principio attivo, fino a raggiungere il 90% di purezza. Parallelamente, le denunce per traffico e detenzione di cocaina e crack (art.73 del DPR n.309/1990) sono quasi raddoppiate dal 2000, passando da circa 8.500 a 14.500; la stessa tendenza riguarda le denunce per associazione finalizzata al traffico illecito (art. 74 del DPR n.309/90). Particolarmente preoccupante è l’incremento delle denunce che coinvolgono minori: nel 2024, un quarto dei minorenni denunciati ovvero 300 under 18 è stato segnalato per reati legati alla cocaina, in netto aumento rispetto ai primi anni 2000, quando questa quota non superava il 10%.
Nell’ultimo anno, in Italia sono stati sequestrati quasi 350 chilogrammi di eroina e altri oppiacei, una quantità che rappresenta meno dell’1% delle 58 tonnellate di sostanze stupefacenti complessivamente intercettate sul territorio nazionale, confermando il calo iniziato nel 2019 e che si è accentuato soprattutto negli ultimi due anni. Anche le denunce per traffico e detenzione illecita e per associazione finalizzata al traffico di eroina e oppiacei, che nel 2024 si attestano intorno al 4% di quelle avvenute nell’anno per violazione della normativa sugli stupefacenti, risultano in netta diminuzione rispetto al 20% circa registrato nei primi anni Duemila.
Lo stesso andamento si riscontra nelle segnalazioni per possesso a uso personale, che negli ultimi anni rappresentano il 3% del totale, contro l’11% registrato nel 2010. Osservando la domanda espressa, emerge che l’eroina continua a rappresentare la sostanza principale per il 59% delle persone attualmente in carico presso i SerD. Sebbene si tratti ancora della percentuale più alta, è in calo rispetto ai primi anni Duemila, quando raggiungeva circa il 70%. La cannabis resta la sostanza più diffusa, con il 21% degli studenti che ne hanno fatto uso nell’ultimo anno (in calo rispetto al 22% del 2023).
Sono da ricondurre a questa sostanza il 77% delle segnalazioni per uso personale (dato stabile), il 37% delle denunce per spaccio (in lieve calo), e risulta essere la sostanza primaria per il 13% degli utenti SerD (dato invariato). Anche per questa sostanza, si registra una riduzione dei sequestri: -36% per l’hashish e -29% per la marijuana rispetto al 2023, a fronte di un incremento del 10% nel numero di operazioni. Anche l’analisi delle acque reflue evidenzia che cannabis e derivati restano le sostanze psicoattive più diffuse, con circa 52 dosi giornaliere ogni 1.000 abitanti, un dato questo, che rimane stabile rispetto agli anni precedenti.
Un elemento da evidenziare è il significativo aumento della concentrazione di THC nei prodotti a base di hashish la cui potenza è quadruplicata dal 2016, soprattutto nelle formulazioni di nuova generazione e nei liquidi utilizzati per le sigarette elettroniche. È stata inoltre accertata la presenza sul mercato di prodotti dichiarati a basso contenuto di THC (inferiore all’1%), adulterati però con cannabinoidi sintetici, ovvero sostanze chimiche in grado di imitare gli effetti del THC e che rappresentano il 24% delle nuove sostanze psicoattive (NPS) individuate in Italia dal NEWS-D nel corso del 2024.
Nel corso del 2024, le Forze dell’Ordine hanno effettuato 9.943 operazioni contro il traffico di cannabis, sequestrando complessivamente oltre 46 tonnellate tra marijuana e hashish, quantità che rappresenta il 79% di tutte le sostanze stupefacenti intercettate sul territorio nazionale. Tuttavia, nonostante un incremento del 10% nel numero di operazioni rispetto al 2023, si registra una netta flessione dei quantitativi sequestrati: -36% per l’hashish e -29% per la marijuana. Il sequestro di oltre 150.000 piante di cannabis evidenzia inoltre il consolidamento della produzione interna, concentrata soprattutto in Sardegna, Calabria e Puglia. Nel 2024 si contano 27.989 denunce per violazioni della legge sugli stupefacenti (DPR 309/1990 art. 73 e 74 ) per traffico e spaccio.
La stragrande maggioranza delle denunce (91%) riguarda il reato di traffico, produzione e detenzione illecita di sostanze stupefacenti (art.73), mentre il restante 9% si riferisce al reato di associazione finalizzata al traffico (art.74); proporzioni che si sono mantenute stabili negli ultimi vent’anni. Analizzando le sostanze coinvolte, cocaina/ crack rappresentano il 52% delle denunce, seguite da quelle per cannabis e derivati, che incidono per il 37%; eroina e altri oppiacei sono responsabili del 4% dei casi, mentre le sostanze sintetiche e le altre droghe costituiscono rispettivamente circa il 2 e il 5%. Servizi e prevenzione: una rete solida e articolata I Servizi per le Dipendenze (SerD) hanno seguito oltre 134.443 persone nel 2024 (+2,7% rispetto al 2023), le comunità terapeutiche circa 23.977 utenti. Nel 2024, in Italia i Pronto Soccorso hanno registrato 8.378 accessi per patologie direttamente droga-correlati (segnando un lieve calo del 2,5% rispetto all’anno precedente)
Nel 2024, il consumo di sostanze psicoattive tra gli studenti minorenni conferma un quadro complesso e multiforme, che include tanto sostanze illegali quanto legali. Sono oltre 300 mila gli studenti minorenni che riferiscono l’uso di almeno una sostanza illegale nel corso dell’anno, pari a un quinto della popolazione scolastica under 18, dato in generale diminuzione se comparato al 2023 (23%)Tale diffusione è riflessa anche nei dati relativi alle segnalazioni per detenzione di sostanze stupefacenti per uso personale (art.75 DPR n.309/1990): l’11% delle persone segnalate nel 2024 è minorenne, quota stabile dal 2022, quando sono stati raggiunti i valori più elevati mai registrati.
Nel complesso, la cannabis e i suoi derivati rappresentano il 98% delle sostanze riportate nelle segnalazioni riferite a minorenni. Dal punto di vista penale, i minorenni denunciati all’Autorità Giudiziaria per reati droga-correlati rappresentano il 4,3% del totale nazionale corrispondenti a 1.202 under 18, un valore che si mantiene in linea con quello dell’anno precedente. Accanto al consumo di sostanze illegali, persistono livelli significativi di utilizzo anche delle sostanze legali a effetto psicoattivo. Oltre 500 mila studenti minorenni (33%) hanno fatto uso di tabacco nel corso del 2024, con prevalenze più elevate tra le ragazze, senza significative variazioni rispetto al 2023. Anche il consumo episodico eccessivo di alcol risulta particolarmente diffuso: quasi 360 mila minorenni hanno riportato almeno un episodio di intossicazione alcolica durante l’anno, pari al 24% degli studenti under 18, con una maggiore incidenza tra le ragazze. Risultano inoltre rilevanti anche i dati relativi all’uso di psicofarmaci senza prescrizione medica: 180 mila minorenni, equivalenti al 12% degli studenti under 18, ne hanno fatto uso nel 2024, con una prevalenza più che doppia tra le studentesse
Accanto a queste forme di consumo, si osservano altri comportamenti a rischio legati all’uso del digitale e del tempo libero. Oltre 180 mila studenti minorenni (17%) hanno fatto un uso problematico di Internet, trascurando relazioni e sonno, mentre il cyberbullismo ha coinvolto il 48% degli studenti come vittime e il 33% come autori, con una maggiore incidenza tra i ragazzi.
Le “challenge” online hanno coinvolto l’1,6% degli studenti under 18, mentre il fenomeno del ghosting ha riguardato il 30% come autori e il 27% come vittime. Anche il mondo dei videogiochi presenta criticità: più di 290 mila studenti minorenni (19%) mostrano comportamenti a rischio, spesso associati a reazioni emotive forti in caso di interruzione. A questa tendenza si lega il fenomeno Hikikomori: oltre 25 mila studenti under 18 (1,7%) si sono isolati per più di sei mesi, mentre un ulteriore 2,3% ha vissuto periodi di isolamento tra tre e sei mesi, spesso legati a difficoltà psicologiche, relazionali o familiari.
Infine, il gioco d’azzardo tra i giovani mostra un netto aumento: il 59% degli studenti minorenni ha riferito di aver giocato almeno una volta nella vita, mentre il 55% lo ha fatto nell’ultimo anno. Le tipologie più diffuse sono Gratta&Vinci e scommesse calcistiche. Il gioco online interessa l’11% degli studenti minorenni. I profili di gioco “a rischio” (e “problematic o” (risp ettivamente 6% e 4,7% della popolazione studentesca minorenne) restano stabili, ma risultano spesso associati ad altri comportamenti devianti, tra cui furti, atti vandalici e uso di sostanze stupefacenti.
-Foto grafico Dipartimento delle politiche contro la droga e le altre dipendenze della Presidenza del Consiglio-
(ITALPRESS).