Le imprese romane resistono al lockdown

Quanto durerà effettivamente il lockdown? Sarà possibile tornare alla normalità, anche utilizzando le misure di distanziamento sociale? E quali provvedimenti economici adotterà per sostenere la sua attività economica? Il nuovo report della Camera di Commercio di Roma si è concentrato su queste domande, ovvero sulle prospettive degli imprenditori di Roma e provincia relativamente alla durata del lockdown e all’utilizzo delle misure messe in campo dal Governo per aiutare il tessuto produttivo italiano. L’indagine, su un panel di 500 imprese rappresentative delle attività economiche di Roma e provincia, è stata somministrata tra il 26 e il 30 marzo. La maggioranza degli imprenditori era preparata al prolungamento del lockdown, anche se aumenterà le perdite e ritiene possibile, con le dovute misure di sicurezza, un ritorno all’attività economica anche senza la fine dell’emergenza sanitaria. La quasi totalità del campione prevede di usare le misure messe a disposizione dal decreto “Cura Italia”.
La netta maggioranza degli imprenditori ritiene che il prolungamento al 13 aprile non comprometterà il proseguimento della propria impresa. Il 90% delle imprese pensa che non sarà compromessa la riapertura della propria impresa, ma il 60% indica che comunque non sarà indolore perché aumenterà le perdite. Per il 10% potrebbe, invece, compromettere le possibilità di proseguire l’attività.
La maggioranza del campione ritiene possibile ritornare verso la normalità, anche se l’emergenza sanitaria non sarà ancora finita. Il 71% delle imprese pensa di poter tornare alla normalità adottando le giuste misure di distanziamento sociale, anche se nel 29% dei casi non ne varrebbe la pena perché la domanda sarebbe ancora troppo bassa. Il restante 29% pensa che è meglio aspettare la fine dell’emergenza in quanto non potrebbe adottare le giuste misure di protezione.
Quasi tutti gli imprenditori utilizzeranno le misure di sostegno previste dal governo: il 94% delle imprese utilizzerà le misure di sostegno previste dal decreto legge “Cura Italia”. Cassa integrazione (49,9%) e accesso alla liquidità (33,9%) le misure principalmente utilizzate.
“Con il passare dei giorni in attesa della ‘fase 2’, quella della graduale riapertura di attività e uffici, la situazione del tessuto imprenditoriale romano resta molto seria e sofferente. Questo quinto report – spiega Lorenzo Tagliavanti, presidente della Camera di Commercio di Roma – mette però in evidenza, ancora una volta, lo spirito d’iniziativa e la capacità di resistenza degli imprenditori visto che il 90% del campione è convinto che non sarà compromessa la possibilità di proseguire la propria attività con un lockdown fino al 13 aprile, ma il 60% indica anche che non sarà indolore perché, parallelamente, sarà inevitabile un aumento delle perdite. E non va sottovalutata la percentuale del 10% che teme fortemente per la stessa sopravvivenza della propria impresa”.
“In questa fase di profonda crisi – continua Tagliavanti – i provvedimenti economici varati dal Governo si rivelano un’ancora di salvezza fondamentale per sperare nel futuro e in un graduale ritorno alla normalità. Il 94% delle imprese utilizzerà, infatti, le misure di sostegno previste dal decreto legge “Cura Italia” e, in particolare, il ricorso alla cassa integrazione (49,9%) e l’accesso facilitato alla liquidità (33,9%). Misure in parte dolorose, ma assolutamente necessarie per mantenere viva la spina dorsale della nostra economia, fatta di migliaia di piccole e piccolissime imprese che – conclude Tagliavanti – seppur colpite nel profondo, stanno curandosi le ferite e sono pronte a ripartire. Agli imprenditori, che una volta di più, dimostrano la loro resilienza va tutta la mia gratitudine. Ed è dovere imprescindibile di tutte le Istituzioni, lo ribadisco, supportare questa ammirevole tenacia con ogni azione possibile”.
(ITALPRESS).

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