CAGLIARI (ITALPRESS) – La presidente Alessandra Todde, nella sua veste di assessora ad interim della Sanità ha partecipato stamane alla Conferenza sociosanitaria della Asl di Cagliari, alla presenza del commissario straordinario della Asl8 Aldo Atzori e dei 70 sindaci ricompresi all’interno dell’organismo territoriale che ha per compito di definire le politiche sanitarie locali, analizzare le criticità e programmare interventi socio-sanitari integrati in grado di garantire più equità, più efficienza e più accessibilità ai servizi offerti al cittadino. Un appuntamento importante, che è servito a fare il punto sulla situazione all’interno di un ambito territoriale molto vasto ed eterogeneo, che comprende oltre 140 mila abitanti e che dall’Area vasta cagliaritana si estende all’Area Ovest, al Sarrabus Gerrei, al Sarcidano e alla Barbagia di Seulo, fino alla Trexenta. “Ripartiamo dall’ascolto, dalla condivisione e soprattutto dal metodo. Una delle cose che ho chiesto al commissario, e che credo sia emersa chiaramente anche oggi, è arrivare preparati: con i numeri, con i dati sulle azioni fatte, con una rappresentazione chiara delle criticità e anche dei passi avanti. Solo così si può impostare un percorso e, soprattutto, misurarsi in modo serio su ciò che ha funzionato e su ciò che non ha funzionato”, così la Presidente Todde, durante i lavori della Conferenza.
“Sono state evidenziate le azioni introdotte per il recupero di circa 30.000 prenotazioni per anticipare visite ed esami con l’obiettivo di agire sulle liste d’attesa. Inoltre, sono state condivise le azioni PNRR per chiudere i cantieri delle 15 case comunità e dei 3 ospedali di comunità previsti nel territorio della Asl 8”, ha proseguito la Presidente. “Dai territori sono emerse criticità importanti: dagli ospedali di Isili e Muravera, che devono consolidare la loro missione con il supporto di personale dedicato, fino ai temi strutturali dell’invecchiamento della popolazione e dell’accesso ai servizi di emergenza. È da qui che dobbiamo partire per costruire risposte credibili”. La Presidente Todde si è poi soffermata sul Progetto PNRR, che prevede la realizzazione in Sardegna di 50 Case della Comunità e 13 Ospedali di Comunità. “Non sono scatole vuote, devono essere erogatori di servizi integrati con i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta e i servizi già esistenti. Abbiamo sei mesi decisivi davanti a noi per far funzionare questa integrazione. È una sfida che riguarda la qualità della presa in carico delle persone, soprattutto nei territori più fragili”.
A proposito di pediatri di libera scelta e medici di medicina generale, la Presidente ha ricordato anche la recente sigla, per entrambe le categorie, dei rispettivi accordi integrativi, con l’introduzione nel caso dei medici di medicina generale di meccanismi incentivanti finalizzati ad incoraggiare l’esercizio della professione in contesti disagiati e disagiatissimi. “Sappiamo che la carenza di medici di medicina generale è ancora un problema serio. Oggi ne mancano circa 473, anche se quando ci siamo insediati ne mancavano oltre 543. C’è un’inversione di tendenza, ma il lavoro da fare è ancora lungo. Per questo dobbiamo rafforzare l’integrazione, utilizzare in modo intelligente la telemedicina, sostenere i presìdi territoriali e favorire la mobilità dei professionisti”. La Presidente ha infine ribadito la necessità di uscire dalla fase commissariale: “Le ASL hanno bisogno di una prospettiva di medio-lungo periodo. Le interlocuzioni sono in corso e l’obiettivo è chiudere il prima possibile, garantendo continuità sui progetti strategici, in particolare quelli del PNRR, che stiamo seguendo direttamente per evitare qualsiasi rallentamento”. “La sanità sarda -ha concluso la Presidente Todde- ha bisogno di responsabilità condivise e di una gestione collettiva. Per questo sto assicurando una guida ad interim, proprio per accompagnare questo passaggio”.
– foto di repertorio ufficio stampa Regione Sardegna –
(ITALPRESS).









