PALERMO (ITALPRESS) – “Palermo è una realtà particolare, una realtà che sta affrontando da molti anni delle difficoltà che si intrecciano, la difficoltà dell’abitare si intreccia con problematiche sociali, di sviluppo e di crescita. Ho anche apprezzato la disponibilità da parte del sindaco Roberto Lagalla e del presidente della Regione Siciliana Renato Schifani a mostrarci anche tutte le criticità ma, in questa visita, ho potuto anche apprezzare quelli che io chiamo ‘i semi del riscatto’. Abbiamo incontrato le associazioni di quartiere, i cittadini, e abbiamo visto la voglia di non rassegnarsi”. Così la presidente della commissione europea speciale del Parlamento Europeo sulla crisi abitativa (HOUS), Irene Tinagli, tracciando un bilancio della visita a Palermo sul fenomeno dell’emergenza abitativa. L’obiettivo della delegazione di deputati europei è valutare gli approcci locali e regionali alla crisi abitativa in Italia e individuare soluzioni utili a livello europeo. Per Tinagli occorre “dare una speranza e aiutare le amministrazioni a tutti i livelli e dare delle risposte nei tempi più rapidi possibili”, ha detto nel corso della conferenza stampa a Palazzo dei Normanni sottolineando come a livello europeo in questo mesi “abbiamo fatto una revisione dei Fondi di Coesione di questa programmazione proprio per dare la possibilità alle amministrazioni regionali di raddoppiare le risorse dedicati a progetti abitativi”.
Parlare di casa e di riqualificazione per Tinagli significa avere “un orizzonte lungo e non possiamo pensare a interventi spot”. Un’emergenza “enorme” che ormai “tocca milioni di cittadini europei perché i costi di accessibilità sono diventati molto alti soprattutto se paragonati al potere di acquisto dei salari negli ultimi anni. Questo ha accentuato il disagio abitativo che oggi colpisce anche la classe media dei lavoratori che hanno visto erodere le loro possibilità di acquisto e nuove fasce di popolazione che rischiano di slittare nella povertà”. Tornando poi sulla visita odierna nel capoluogo siciliano – nel quartiere Zen con particolare riferimento alla consegna di 140 unità abitative, tra edilizia residenziale pubblica e beni confiscati alla criminalità organizzata -, Tinagli ha ribadito “di avere percepito una grande voglia di riscatto. Abbiamo parlato anche con le associazioni di quartiere, sappiamo che c’è una grande voglia di reagire e di non rassegnarsi alle criticità che ci sono, vorremmo poter portare queste energie e trovare gli strumenti giusti per consentire la riqualificazione di queste zone”.
“Abbiamo voluto la Commissione HOUS in Sicilia perché l’Europa deve comprendere che un grande Piano Casa europeo non può essere calato dall’alto, ma deve tenere conto delle diversità e delle specificità dei territori – ha evidenziato l’eurodeputato Marco Falcone, promotore della missione e vice capo delegazione FI nel Gruppo PPE a Bruxelles e Strasburgo -. Le esigenze cambiano non solo da Stato a Stato, ma anche all’interno dello stesso Paese, tra regioni e tra nord e sud”. “Ieri eravamo a Milano, dove le priorità sono diverse da quelle di Palermo. Qui, infatti, serve coniugare la riqualificazione dell’edilizia popolare esistente con un forte sostegno alle categorie più fragili. Lo abbiamo toccato con mano nel sopralluogo allo Zen e negli incontri con il sindaco Lagalla, con gli assessori Ferrandelli e Aricò e con il presidente Schifani. Questa missione non è un punto d’arrivo, ma un punto di partenza: da oggi la Sicilia e Palermo hanno l’occasione di entrare a pieno titolo nell’agenda europea sulle politiche abitative. Il nostro obiettivo è trasformare l’attenzione dell’Europa in risorse concrete e in progetti reali, capaci di restituire dignità a chi vive nelle periferie e nuove prospettive di sviluppo alle nostre comunità”, ha sottolineato.
– foto col3/Italpress –
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