Nel secondo trimestre migliora a -2,0% il deficit, Pil al +0,4% su base annua: i dati Istat

ISTAT ISTITUTO NAZIONALE DI STATISTICA SEDE

ROMA (ITALPRESS) – Nel secondo trimestre 2025 l’indebitamento netto delle Amministrazioni Pubbliche in rapporto al Pil è stato pari al -2% (-3,8% nello stesso trimestre del 2024). Lo rende noto l’Istat. Il saldo primario delle AP (indebitamento al netto degli interessi passivi) è risultato positivo, con un’incidenza sul Pil del 2,4% (0,6% nel secondo trimestre del 2024). Il saldo corrente delle AP è stato anch’esso positivo, con un’incidenza sul Pil del 3,1% (1,4% nel secondo trimestre del 2024). La pressione fiscale è stata pari al 42,3%, in aumento di 1,2 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il reddito disponibile delle famiglie aumentato dello 0,8% rispetto al trimestre precedente, mentre i consumi finali sono cresciuti dello 0,5%. La propensione al risparmio delle famiglie è stimata al 9,5%, in aumento di 0,3 punti percentuali rispetto al trimestre precedente. Il potere d’acquisto delle famiglie è cresciuto rispetto al trimestre precedente dello 0,3% (0,5% l’aumento dei prezzi misurati dal deflatore implicito dei consumi finali delle famiglie). La quota di profitto delle società non finanziarie, stimata al 43,2%, è aumentata di 0,6 punti percentuali rispetto al trimestre precedente.

Il tasso di investimento delle società non finanziarie, al 22,7%, è rimasto invariato rispetto al trimestre precedente. “Nel secondo trimestre 2025 gli indicatori di finanza pubblica segnano un miglioramento rispetto al secondo trimestre del 2024 – commenta l’Istat -. La crescita del potere d’acquisto delle famiglie rallenta, pur confermando la dinamica positiva che perdura quasi ininterrotta dal primo trimestre 2023. Nello stesso arco temporale si assiste al concomitante aumento, anch’esso lento ma pressoché ininterrotto, della propensione al risparmio. La quota di profitto delle società non-finanziare registra, dopo sette trimestri di riduzione, una variazione positiva, mentre il tasso di investimento è invariato”.

PIL +0,4% SU BASE ANNUA

Nel secondo trimestre del 2025 il prodotto interno lordo (PIL) è diminuito dello 0,1% rispetto al trimestre precedente ed è cresciuto dello 0,4% nei confronti del secondo trimestre del 2024. La stima odierna conferma la variazione congiunturale e tendenziale del PIL comunicata il 29 agosto 2025. Il secondo trimestre del 2025 ha avuto una giornata lavorativa in meno del trimestre precedente e una giornata lavorativa in meno rispetto al secondo trimestre del 2024. La variazione acquisita per il 2025 risulta pari allo 0,5%, confermando quanto diffuso lo scorso agosto. Rispetto al trimestre precedente, con riferimento ai principali aggregati della domanda interna, si registra una stabilità dei consumi finali nazionali e una crescita dell’1,6% degli investimenti fissi lordi. Le importazioni sono aumentate dello 0,4% e le esportazioni sono diminuite dell’1,9%.

La domanda nazionale al netto delle scorte ha fornito un contribuito positivo di 0,4 punti percentuali alla diminuzione del PIL: nullo il contributo sia dei consumi delle famiglie e delle Istituzioni Sociali Private (ISP) sia della spesa delle Amministrazioni Pubbliche (AP). È risultato positivo per 0,4 punti percentuali il contributo degli investimenti fissi lordi. Positivo anche il contribuito della variazione delle scorte per 0,3 punti percentuali, a fronte di un contributo negativo di 0,7 punti percentuali della domanda estera netta. Si registrano andamenti congiunturali negativi del valore aggiunto in tutti i principali comparti produttivi, con agricoltura, industria e servizi diminuiti rispettivamente dello 0,6%, dello 0,2% e dello 0,1%.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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