I contagi sul lavoro da Covid-19 denunciati all’Inail alla data del 31 luglio sono 51.363, 1.377 in più rispetto al monitoraggio del 30 giugno, di cui 360 sono denunce afferenti al mese di luglio. I casi mortali sono 276 (+24, riconducibili a decessi avvenuti tra marzo e maggio), concentrati soprattutto tra gli uomini (83,3%) e nelle fasce 50-64 anni (69,9%) e over 64 anni (20,0%), con un’età media dei deceduti di 59 anni. Prendendo in considerazione il totale delle infezioni di origine professionale segnalate all’Istituto, il rapporto tra i generi si inverte, il 71,4% dei lavoratori contagiati sono donne e l’età media scende a 47 anni. A fare il punto della situazione è il settimo report nazionale elaborato dalla Consulenza statistico attuariale dell’Istituto, pubblicato oggi. Dall’analisi territoriale emerge che più di otto denunce su 10 sono concentrate nell’Italia settentrionale: il 56,3% nel Nord-Ovest e il 24,2% nel Nord-Est, seguiti da Centro (11,8%), Sud (5,7%) e Isole (2,0%). Con riferimento ai contagi con esito mortale, la percentuale del Nord-Ovest rispetto al totale sale al 57,6%, mentre il Sud, con il 15,2% dei decessi, precede il Nord-Est (13,1%), il Centro (12,3%) e le Isole (1,8%). La Lombardia è la regione più colpita, con oltre un terzo dei casi denunciati (36,2%) e il 43,8% dei decessi.
(ITALPRESS).
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