In Sardegna test per sviluppo pneumatici WRC 2021

Pirelli riparte la stagione del rally di vertice, dando il via al programma di test outdoor per lo sviluppo degli pneumatici destinati al World Rally Championship 2021. La prima sessione di prove inizia oggi sulle strade della Sardegna e proseguirà domani con un programma dedicato il primo giorno alle gomme da sterrato, il secondo a quelle da asfalto.
Test driver sarà il norvegese Andreas Mikkelsen – copilota il compatriota Anders Jaeger – che sarà alla guida di una Citroen C3 WRC, “vestita” con una speciale livrea Pirelli realizzata per l’occasione. L’ex pilota ufficiale di Volkswagen, Citroen e Hyundai proverà su terra e asfalto l’ultima generazione di pneumatici Scorpion e P Zero, sviluppate per il WRC 2021.
Benché il programma di sviluppo sia stato rallentato dall’emergenza sanitaria, Pirelli è in linea con la tabella di marcia per lo sviluppo delle coperture del prossimo campionato.

Nel periodo di lock-down, infatti, non si è fermata l’attività di testing indoor e di simulazione, propedeutica alle prove sul campo.
Il programma di test è affidato a Terenzio Testoni, responsabile del Pirelli Rally Activity. In terra sarda, Testoni guiderà un nutrito team di tecnici, esperti di prove su asfalto e sterrato, coadiuvati in remoto dai colleghi della ricerca e sviluppo di Milano. Obiettivo di questa prima sessione di test, alla quale seguiranno altre due nella prossime settimane, è determinare quanto e come l’accresciuta potenza e downforce delle vetture World Rally incide sul degrado, la resistenza e la prestazione degli pneumatici. “Questi test sono di particolare importanza soprattutto per gli impieghi su terra”, spiega Testoni. “Nella World Championship circa l’80% degli eventi si tengono su sterrato. Per questo abbiamo scelto la Sardegna che presenta superfici particolarmente impegnative, che non solo sono quelle del Rally d’Italia, ma anche tra le più sfidanti al mondo”. Le temperature attese particolarmente alte, superiori ai 30 gradi centigradi, renderanno i test ancora più impegnativi e significativi

“Il nostro metodo di lavoro – aggiunge Testoni – prevede prima l’utilizzo di uno pneumatico già testato e di sicura affidabilità, per poi passare a una serie di prototipi in modo da misurarne le prestazioni e la resistenza in maniera comparativa. Tale procedura non riguarda solo lo sviluppo delle gomme da rally, ma anche quelle da pista, Nel caso del rally, però, il compito è molto più impegnativo perché le variabili degli impieghi stradali sono molto più numerose di quelle che si presentano in pista. Per questo torneremo ancora in Sardegna per nuove sessioni, in modo da poter testare i nostri prototipi in una varietà di condizioni molto ampia”. Il testing team Pirelli punta a coprire 200 km al giorno, una distanza giornaliera ampiamente maggiore di una normale gara del World Championship Rally. I dati raccolti alla fine di ogni sessione di test saranno poi analizzati dagli ingegneri Pirelli di Bicocca e costituiranno la base delle sessioni successive.
(ITALPRESS).

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