IN NESSUN PAESE AL MONDO ESISTE IL BAR SPORT

“Ah, les Italiens!”. Cosi’ dicono, quando parlano di noi, gli amici (si fa per dire) francesi. Noi siamo piu’ portati a usare parole diverse per esprimere sentimenti diversi (abbiamo un dizionario con 144.000 lemmi), loro cambiano tono di voce: “Ah, les Italiens! Meravigliosi!”, parole come uno squillo d’ammirazione. “Ah, les Italiens! Insopportabili” – dicono con aria schifata, inviperiti. Immaginateveli in tutte le versioni possibili e ripassando la canzone di Paolo Conte fateli soprattutto invidiosi. Possibile che qualcuno invidi gli Italiani dopo tutto quello che e’ successo? Possibile: invidiano la nostra anarchia che di questi tempi aiuta a vivere – e a morire – senza abbassare la testa, mantenendo il “punto di vista” che e’ molto piu’ di un’opinione: e’ il diritto di sbagliare.
Ho girato il mondo e non ho trovato da nessuna parte un luogo – anche virtuale – che somigli al Bar Sport, dove si fronteggiano partiti calcistici come un tempo i partiti politici. Posso testimoniare che nel mio vecchio bar riminese fino al ’48 ci si affrontava da tifosi della dici’, del picci’, del pri, del mis e poi, dopo la batosta elettorale del 18 aprile, eccoci juventini, interisti, milanisti, bolognesi, faticosamente uniti dall’Azzurro anche se nessuno cantava “Fratelli d’Italia” o esponeva il tricolore. Poi, Italia-Germania 4 a 3 ha sdoganato la Patria, l’Ottantadue ha fatto il resto e l’Italia e’ diventata un Paese basato sul pallone.
C’e’ ne accorgiamo soprattutto adesso, con il virus che tira e i benpensanti che impazzano accusando il calcio di non saper tenere il lutto in certe circostanze: vorrebbero che neanche ne parlassimo, di calcio, come per dire “siamo seri”. Eccoli.
Volete che riparta il campionato?!
Ma siete pazzi: avete sentito il virologo?
Ma siete pazzi: avete sentito il microbiologo?
Ma siete pazzi: avete sentito l’epidemiologo? L’infettivologo? Il tuttologo?
Mentre medici e infermieri danno la vita sul pezzo per chi soffre senza l’aiuto o il parere dei vari “logi”, questi ultimi hanno aggiunto una stanza virtuale al Bar Sport. E qui si accapigliano, Roberto Burioni contro Maria Rita Gismondo, Andrea Crisanti epidemiologo, Giovanni Maga virologo CNR, Ilaria Capua virologa in USA, Massimo Galli infettivologo milanese del “Sacco”, Giorgio Palu’ microbiologo e per finire Giovanni Rezza dell’Istituto Superiore di Sanita’, quello che vive di certezze:”Il campionato non s’ha da fare”.
Con tutto il rispetto – sincero – per gli scienziati prendiamo atto che la Scienza e’ un opinione. E che a dirigere il traffico dialettico e di pensiero ci manca lui, solo lui: Aldo Biscardi.
Ah, les Italiens!

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