In crescita il settore dell’edilizia in legno

CASE LEGNO

Buoni segnali arrivano dal settore dell’edilizia in legno, che nel 2020 ha fatto registrare una ripartenza più veloce rispetto ad altri settori. A fronte di un -15% registrato dal comparto industriale edile, la bioedilizia riesce a consolidarsi con una quota di mercato pari al 7% dei permessi per costruire (in linea con il 2019) e un turnover pari a 1.39 miliardi, registrando un +3% rispetto al 2019. Per il 2021 i dati relativi ai primi mesi dell’anno confermano un trend molto rispetto all’anno precedente. E’ la fotografia scattata dal Rapporto Edilizia in Legno 2021, realizzato dal Centro Studi di FederlegnoArredo per Assolegno. “Il nostro settore – spiega Angelo Luigi Marchetti, presidente Assolegno – può rappresentare per il Paese una vera e propria rivoluzione edile, mettendo al centro la qualità dell’abitare e la sostenibilità. Ne sono una prova importante la tenuta del nostro comparto, che nel 2020 segna indici paragonabili al 2019, nonostante le chiusure nell’anno più buio della pandemia. Sono infatti oltre 3.000 le realizzazioni portate a termine in questo periodo in cui abbiamo assistito anche a una patrimonializzazione delle imprese più solida rispetto al comparto tradizionale. Ma non solo, abbiamo riscontrato una vocazione a definire soluzioni ingegnerizzate che rendono la fase di cantiere più sicura, snella e con meno ingombri in ambito urbano”. Analizzando la distribuzione geografica, il report di Assolegno evidenzia un’importante novità che già l’anno scorso aveva timidamente iniziato a intravedersi: il mercato della bioedilizia non sembra più essere a esclusivo appannaggio del Nord Italia, ma prende sempre più corpo e consistenza anche nelle regioni del Centro, con Toscana, Marche e Umbria che ormai risultano avere un panorama realizzativo del tutto paragonabile a quello del Triveneto. Non solo aumento numerico e più ampia distribuzione sul territorio nazionale. Il Report indica anche una sempre più sviluppata complessità ingegneristica delle opere: è chiara, infatti, la tendenza a sviluppare soluzioni multipiano attraverso le costruzioni in legno. Milano, Torino, Firenze e le maggiori città del Nord e Centro Italia presentano ormai numerosi esempi di come l’ingegneria in legno si sviluppi in altezza. Per la prima volta, rispetto al 2019, si registra infatti un aumento delle unità abitative all’interno della medesima realizzazione pari a un +20. La competitività del materiale, sia per interventi residenziali, che per alberghi e edifici polifunzionali, sembra avere in ambito urbano un focus ben preciso: realizzazioni di 4-5 piani fuori terrà dove il legno si consolida, non più come alternativa ai materiali tradizionali, ma anche come tecnologia di riferimento per investitori e progettisti.
(ITALPRESS).

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