WASHINGTON (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Una Corte d’Appello federale di Washington ha accolto nella serata italiana la richiesta della Casa Bianca di sospendere temporaneamente la decisione della Corte del Commercio Internazionale che aveva annullato la maggior parte dei dazi imposti dal presidente Donald Trump. Lo riferiscono i media statunitensi.
IL RACCONTO DELLA GIORNATA
Il Tribunale federale per il commercio internazionale degli Stati Uniti aveva giudicato in mattinata come illegittimi i dazi che l’amministrazione guidata da Donald Trump ha imposto con il ricorso all’International Emergency Economic Powers Act, una legge del 1977, e ne ha quindi ordinato la sospensione.
I giudici hanno dato all’amministrazione 10 giorni di tempo per rimuovere i dazi, ma è probabile che la questione avrà un seguito con un ricorso da parte del governo statunitense.
L’ordine del Tribunale non riguarda i dazi imposti ricorrendo ad altre leggi rispetto all’International Emergency Economic Powers Act, che quindi restano in vigore.
LA CINA: “USA ANNULLINO TARIFFE INGIUSTIFICATE”
La Cina chiede agli Stati Uniti di annullare “i dazi unilaterali ingiustificati” decisi dal presidente Donald Trump. Lo ha dichiarato la portavoce del ministero del Commercio cinese, He Yongqian, in una conferenza stampa a Pechino. La reazione giunge a seguito della notizia della sospensione, da parte di una Corte federale statunitense, di parte dei dazi annunciati da Trump.
LE PAROLE DEL CONSIGLIERE HASSETT
Il consigliere economico Kevin Hassett, ha affermato che i negoziati con gli altri Paesi non saranno interrotti dall’annullamento da parte del tribunale della maggior parte dei dazi imposti da Trump. “Se ci sono piccoli intoppi a causa delle decisioni prese dai giudici attivisti, allora non dovreste preoccuparvi affatto – ha affermato Hassett in un’intervista alla Fox – e di certo non influenzerà i negoziati, perché alla fine la gente sa che il presidente Trump fa sul serio al 100%. Hanno anche visto che il presidente Trump vince sempre”. Hassett ha aggiunto che l’amministrazione non avrebbe perseguito altre vie legali per rilanciare i dazi, come consigliato dai giudici, poiché “ci vorrebbero un paio di mesi per metterli in atto” e la Casa Bianca è “molto fiduciosa” che la sentenza della Corte statunitense per il commercio internazionale con sede a New York sia errata.
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