IL NAPOLI ALLO SCUDETTO NON CI PENSA PIU’

Il Napoli si è fermato ancora, stavolta davanti alla squadra coraggiosa guidata dal tecnico che ha costruito il sogno napoletano, Walter Mazzarri. Quanto lo hanno sottovalutato, gli esteti che con Sarri credevano di aver toccato il cielo con un dito. L'ho detto e scritto più volte, il sarrismo è utopia. Il mazzarrismo una realtà che ha aperto agli azzurri le porte dell'Europa e ha offerto il vero divertimento. Quando vidi la prima volta il magico affiatamento fra Hamsik, Lavezzi e Cavani li battezzai, affascinato da un concerto di gioco, i Tre Tenori. Mi mancano ancora. Il Napoli allo scudetto non ci pensa più. La Juve è troppo lontana. Stia attento, ora, a Inter e Milan.

Se si degnassero di confermarsi protagoniste, le Milanesi potrebbero dare tono anche al campionato juventinizzato, creando un'alternativa a Napoli e Roma per quel torneo di consolazione che si chiama Champions League. L'Inter è riuscita a battere un'onesta Sampdoria con il gol della domenica di Nainggolan scaturito da una botta di fortuna; ma che la vittoria sia stata firmata dal Ninja ha assunto un significato speciale: il cattivo redento è stato salutato dai cinquantamila di San Siro con una ovazione indirizzata di sponda a Bonnie e Clyde, Wanda e Maurito, nascosti e impellicciati in tribuna e tuttavia rivelati dal maxischermo giusto per beccarsi una solenne fischiata. Si tratta di capire se il posto in Champions l'Inter vorrà cercarlo con Icardi che i suoi nove gol li ha fatti o con quelli che Lautaro Martinez e i nemici di Maurito sognano. Qui si parrà la virtù di Marotta che dopo aver rotto il fastidioso accordo di Lui & Lei dovrebbe ora aggiustare una squadra che non ha ha alternative di gol, almeno per questo torneo. Per il futuro si vedrà.

In questo momento sembra più vivo, compatto e solidale il Milan che con l'impresa di Bergamo non solo fa una classifica insperata ma ci offre il destro per chiedere scusa a Rino Gattuso per non aver creduto in lui come raffinato tecnico: l'uomo vissuto a lungo nello spogliatoio rossonero conduce la squadra con la disinvoltura di chi sa di essere a casa sua. A Milano si sta ricreando – fatte le debite proporzioni – un duello di panchinari come ai bei tempi di Herrera e Rocco: Spalletti è l'Habla Habla di turno, peraltro troppo filosofeggiante, Gattuso il Paroncino tutta pratica, paternalismo e concretezza. Ci sarà da divertirsi.

La Juve vince, osserva distaccata gli improbabili inseguitori e cerca di costruire l'edizione vincente del suo sogno europeo dopo aver ritrovato – se Allegri non si pente – la coppia mascherata, Ronaldo e Dybala.

Vuoi pubblicare i contenuti di Italpress.com sul tuo sito web o vuoi promuovere la tua attività sul nostro sito e su quelli delle testate nostre partner? Contattaci all'indirizzo [email protected]