LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – Il ministro delle Finanze Clyde Caruana ha invitato alla prudenza mentre gli sforzi internazionali per introdurre un’imposta minima globale del 15% sulle società sembrano perdere slancio. “Quello che era iniziato come un movimento globale ora si sta frammentando,” ha avvertito Caruana, sottolineando che dubbi simili stanno emergendo anche in Europa. Il ministro ha risposto a domande poste dalla Commissione dei Conti Pubblici in merito alla proposta di imposta globale, concepita per garantire che le multinazionali con ricavi superiori a 750 milioni di euro paghino almeno il 15% di tasse ovunque operino.
La misura mira a contrastare lo spostamento degli utili verso giurisdizioni a bassa tassazione. Caruana ha spiegato che a Malta operano circa 700 aziende di tali dimensioni, ma ha evitato di commentare quali potrebbero essere le conseguenze per il Paese se la riforma dovesse arenarsi. Ha ricordato che la proposta godeva di un forte sostegno sia da parte degli Stati Uniti sia dell’Unione Europea al momento della sua introduzione. Tuttavia, ha osservato, la posizione americana è cambiata dopo il ritorno dei Repubblicani in posizioni di influenza, e da dicembre le imprese statunitensi beneficeranno di una clausola di “porto sicuro” che le esenta dalle nuove regole.
“Gli Stati Uniti erano i principali promotori,” ha detto Caruana, avvertendo che il loro disimpegno potrebbe indurre altri grandi Paesi, come India e Cina, a fare lo stesso. “Dobbiamo essere prudenti prima di affrettarci a cambiare le cose,” ha ribadito il ministro. Caruana ha previsto che l’UE chiarirà la propria posizione entro la metà del 2026, avvertendo che ulteriori ritardi potrebbero aggravare i problemi di competitività dell’Europa. “Quando si negozia, bisogna ottenere il meglio per il Paese,” ha aggiunto, spiegando che tra i ministri delle Finanze sono già in corso discussioni informali.
-Foto Doi-
(ITALPRESS).


 
 
 
 

 
